Morte di Alesse, il ricordo di Massimo Alesii: «Abbiamo perso un Uomo buono»

8 Ottobre 2025

«Dalle nostre parti si dice “abbiamo perso un Uomo buono” che aveva dato quanto nelle sue possibilità umane e professionali in toto alla comunità nella quale si era formato»

L’AQUILA. L’immagine che tutti abbiamo in mente, nel momento della notizia é rimasta negli occhi di tutti. Era il 30 settembre scorso, nell’Aula Magna “Vincenzo Rivera” all’Aquila, si era svolta la Cerimonia del Sigillo dell’Università degli Studi dell’Aquila, evento che sanciva il passaggio di consegne tra il Rettore Edoardo Alesse e il Rettore eletto Fabio Graziosi. Con la consegna del Sigillo di Ateneo, simbolo della continuità istituzionale e dell’identità dell’Università, la comunità accademica aveva salutato i risultati del mandato del Rettore Alesse che aveva ben governato l’Ateneo in anni ancora molto complessi dopo il sisma del 2009. Le sue parole di allora, adesso, solo come un testamento: “Se dovessi scegliere una cosa da ricordare della mia reggenza, sarebbe semplice: le relazioni. La capacità dell’Ateneo di essere aperta e collaborativa verso l’accademia, gli enti di ricerca, le istituzioni, il territorio”. Questo raccontava il professor Alesse, ed è per questa sua capacità relazionale e umana che personalmente lo ricordo con particolare stima. Era un apprezzato professore in ambito internazionale e la sua silenziosa operosità di uno studioso formato nella nostra Università, ispirata ad alti valori etici e morali, non sfuggiva a chi aveva avuto modo di incontrarlo in tante circostanze. Ordinario di “Scienze tecniche di medicina di laboratorio” presso il Dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche, era stato eletto Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila per i sei anni accademici 2019/2020-2024/2025. Laureatosi in Medicina sotto la guida del professor Pietro Angeletti, docente di Patologia Generale in Univaq con una brillante carriera, è stato molto apprezzato per le ottime qualità di ricercatore e di uomo di scienza, formatosi nella scuola aquilana ed internazionale ispirata dal lavoro di Rita Levi Montalcini. Edoardo Alesse Aveva 67 anni. Era nato a Leonessa il 17 febbraio 1958, alla quale era molto legato, colpita dal recete sisma centro Italia, oggi rinata Borgo del Respiro. Il mio personale ricordo è legato alla comune frequentazione di iniziative accademiche e per opere benefiche e sociali presenti nel tessuto aquilano. Un’attenzione umana encomiabile per la sua umiltà. Anche per questo la notizia della scomparsa improvvisa del professor Edoardo Alesse mi lascia profondamente addolorato. Dalle nostre parti si dice “abbiamo perso un Uomo buono” che aveva dato quanto nelle sue possibilità umane e professionali in toto alla comunità nella quale si era formato. «L’Aquila perde un uomo di grande cultura, generosità, capace di dialogo, disponibilità e visione. Con lui, come Amministrazione comunale, abbiamo condiviso progetti e iniziative di grande valore a favore degli studenti e del mondo universitario, in un clima sempre improntato alla collaborazione, alla stima reciproca e alla volontà di lavorare insieme per la crescita della nostra città. A nome dell’Amministrazione comunale e a titolo personale, rivolgo ai familiari, agli amici e alla comunità universitaria le più sentite condoglianze e la vicinanza della città in questo momento di dolore». Così il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi che ha voluto interpretare il sentimento di una intera città al quale ci associamo.

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