Laudomia Bonanni vista dalla critica

Tanta gente alla presentazione del libro di Giustizieri sulla scrittrice. Sabato la consegna del Premio

L’AQUILA. Una storia umana e letteraria ricchissima, un patrimonio spesso sconosciuto agli aquilani, ma che altrove ancora oggi trova attenzione, quella che si deve ai più grandi. «Laudomia Bonanni, tra presente e futuro» è il libro di Gianfranco Giustizieri che ripercorre quella storia, tracciandola attraverso le opere, e attraverso chi le ha sapute leggere e analizzare: tanti critici letterari piccoli e grandi. Ieri la presentazione del libro, un lavoro di 400 pagine edito da Rocco Carabba, che continua la raffinata ricerca operata anni fa da Pietro Zullino. Zullino scrisse «La vita e le opere di Laudomia Bonnani» e nel 2010 in un incontro con Giustizieri arrivò la richiesta: «La sua opera era da riprendere, riesaminare, riscrivere: mi affidò questo compito per non dimenticare», ha raccontato Giustizieri. Alla presentazione il saluto dell’assessore alla cultura Betty Leone e di Tarcisio Fornaciari, direttore Bper Abruzzo. La serata di presentazione del libro è stata l’anteprima del premio letterario intitolato a Laudomia Bonanni, che si terrà sabato alle 10,30 all’Auditorium del Parco, ospite d’onore il poeta Adam Zagajewski. «Ho scoperto un fortissimo legame tra la città e la scrittrice», ha detto Fornaciari, «e ho chiesto che Bper continuasse a legare il suo nome a quello del premio a lei dedicato». Dall’opera di Giustizieri si coglie come la scrittrice aquilana fosse molto letta e studiata. Il libro (in vendita nelle librerie a 20 euro) è un ricco percorso che arriva dopo altre 2 opere dedicate a Bonanni. Un regalo, durante la cerimonia, è stata la voce della Bonanni nell’intervista che le fece Pasquale Scarpitti (Radio Rai), all’indomani dell’uscita del suo terzo romanzo «L’imputata».

«Tutti i miei libri sono ambientati in Abruzzo. Vivo in provincia perché ho bisogno di sentirmi isolata per scrivere». Dalle parole della Bonanni si coglie un grande legame con la sua terra e una grande vivacità letteraria dell’Abruzzo all’epoca. «Nel libro», ha aggiunto l’autore, «c’è tanta memoria e c’è anche il futuro, perché di lei c’è ancora tanto da scoprire». Il libro di Giustizieri, con 250 firme prestigiose, è anche un bellissimo viaggio iconografico, con le copertine di tutte le opere, anche nelle traduzioni straniere. Alla serata hanno partecipato la giornalista Maria Rosaria La Morgia, Liliana Biondi, Walter Capezzali, Luciano Paesani, Lucilla Sergiacomo. Il tutto con le musiche di Leila Zarrouqi e le letture di Tiziana Gioia e Sergio Marziani.

Barbara Bologna

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