Le motivazioni influiranno anche sul «caso Bertolaso»

14 Novembre 2014

L’AQUILA. La definizione dell’indagine Grandi rischi-bis, quella che riguarda l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, viaggia verso la richiesta di processo per gli stessi reati: omicidio...

L’AQUILA. La definizione dell’indagine Grandi rischi-bis, quella che riguarda l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, viaggia verso la richiesta di processo per gli stessi reati: omicidio colposo plurimo e lesioni. Su questo non sembrano esserci molti dubbi. Altrimenti non avrebbero senso l’avocazione dell’inchiesta che sembrava diretta verso l’archiviazione e la chiusura delle indagini preliminari.

Solo che i magistrati della Procura generale, forse presi in contropiede dall’inatteso verdetto, ora intenderebbero avvalersi di altri elementi prima di procedere per centrare meglio il bersaglio. E un argomento di riferimento in tal senso potrebbero essere, per l’appunto, le motivazioni della sentenza di secondo grado che ha annullato sei delle sette condanne inflitte in primo grado agli scienziati. Motivazioni che il collegio d’appello depositerà in cancelleria entro novanta giorni.

Del resto si tratta di due vicende talmente collegate per cui le motivazioni non possono non influire sul prosieguo del filone investigativo collaterale.

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