Lolli: nessun mega resort sull’altopiano delle Rocche

Il vicepresidente della Regione ribadisce il no al progetto del fondo “White Oak” Il collegamento Campo Felice-Ovindoli? Meglio il biglietto unico

L’AQUILA. «Ma quali russi e russi? Qua i russi siamo noi delle famiglie Lallini e Bartolotti». Le parole di Luca Lallini, che insieme al fratello Andrea è titolare degli impianti di risalita della stazione invernale di Campo Felice (mentre la famiglia Bartolotti lo è di quelli di Ovindoli), sono di sfida a qualunque soggetto, o qualsivoglia fondo di investimento che azzardi anche solo minimamente ad avanzare ipotesi di cementificazione del comprensorio delle Rocche. Lallini è intervenuto ieri durante la conferenza stampa del vicepresidente della Regione Giovanni Lolli e del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci (presidente della commissione Territorio e Ambiente). Motivo della reunion con anche i quattro sindaci del territorio: chiarire tutti i dubbi e fugare le ombre sulle manie di costruzione che un fondo d’investimento svizzero con capitali russi “White Oak” avrebbe paventato proprio sull’altopiano. «Niente Disneyland sulle nostre montagne», ha tuonato Lolli. Il piano del fondo d’investimenti è tornato a circolare, dopo anni di silenzio (se ne è cominciato a parlare proprio sul Centro nel novembre 2012) proprio mentre la giunta regionale, il 21 marzo scorso, approvava la delibera per l’ampliamento dei bacini sciistici, stanziando i primi 5 milioni di euro a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2007-2013, destinati allo sviluppo e alla valorizzazione turistica. Fondi ai quali si vanno ad aggiungere gli ulteriori 10 milioni che il presidente della giunta Luciano D’Alfonso ha inserito di recente nel Masterplan Abruzzo. Insomma, un tempismo perfetto. «Sui Piani di Pezza, così come su tutta la nostra montagna abruzzese, non ci sarà alcun mega resort da 270mila metri quadri con alberghi, negozi e piscine», ha assicurato Lolli, ribadendo che «la Regione finanzierà soltanto interventi compatibili con il piano d’area del Parco nazionale e iniziative che sottolineino la vocazione del territorio a tutte le attività «dell’altra montagna»: dal fondo allo scialpinismo, allo snow park, fino alle ciaspolate». Quel poco di edificabile consentito, avverrà «soltanto nei Comuni che hanno piani regolatori che permettono costruzioni compatibili con la montagna». Le norme, ha ribadito il vicepresidente della Regione, vanno rispettate da tutti, russi compresi. Gli interventi che verranno finanziati dalla Regione sono inseriti in una delibera votata nei giorni scorsi: l’ampliamento e il miglioramento dei bacini sciistici già esistenti di Ovindoli Monte Magnola e di Campo Felice, e il loro collegamento, ritenuto però «impossibile» da Lolli, perché attraverserebbe un’importante faggeta. «Meglio integrare i due impianti con una sorta di biglietto unico». Ai Piani di Pezza, invece, diventerà realtà lo “stadio del fondo” per accogliere gare mondiali di sci.

Marianna Gianforte

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