Luco dei Marsi, tesoretto in lire nascosto nel materasso del nonno

Morto anni fa aveva messo da parte 8 milioni per il suo funerale. Oggi non hanno alcun valore
LUCO DEI MARSI. Otto milioni di vecchie lire, in biglietti nuovi di zecca. Accumulati per il suo funerale con un biglietto scritto di proprio pugno. È la scoperta che hanno fatto i parenti di un anziano di Luco dei Marsi, morto qualche anno fa, all’età di 91 anni. Nella casetta di due piani i familiari hanno trovato una busta chiusa con le banconote ormai fuori corso. E il biglietto che recita: «Questi soldi servono per il mio funerale. Speriamo il più tardi possibile».
Tardi, per la verità, è arrivata anche la scoperta del gruzzoletto: tardi perché ormai delle lire è possibile farne solo oggetto di collezione.
La loro convertibilità in euro infatti non è più possibile. «Si tratta di biglietti», spiegano i parenti, «di tutte le taglie, anche di 500 mila lire. Perfettamente integri, anzi avvolti nelle originali fascette della banca nella quale quella somma era stata ritirata».
L’anziano viveva con un figlio celibe, anche lui di età avanzata, che non si era mai imbattuto nella busta con il denaro. Questa era stata occultata sotto il letto tra la rete e il materasso. «Alla mia morte», avrà pensato il vecchio, «magari sistemando il letto, qualcuno troverà la busta». In realtà quel materasso non è stato mai toccato perché il figlio del vecchietto non aveva mai granché gradito le visite dei parenti, neanche quando volevano aiutarlo a pulire la casa. Solo alla sua morte la busta è saltata fuori. Rischiando di perderla definitivamente.
In un primo momento infatti era stata gettata, con altre cianfrusaglie, in un sacco per l’immondizia. Poi a qualcuno è venuto il dubbio ed è andato a guardare. Pensando che potesse trattarsi di documenti o di fotografie che sarebbe valsa la pena conservare. La busta è stata così recuperata ed aperta. Mettendo in luce il contenuto: quegli otto milioni di lire con l’annesso scongiuro del biglietto.
Per gli stupefatti parenti non è finita qua. Avevano infatti a suo tempo già pagato il funerale del nonnetto. Hanno dovuto farsi carico anche di quello del figlio. A fronte di quel tesoretto di 8 milioni di vecchie lire, accumulato chissà in quanto tempo, e che adesso non serve più. Speranzosi hanno bussato alla porta di diversi istituti di credito per verificare se, oltre al tesoretto, il vecchio avesse anche qualche conto corrente aperto. Risposta negativa.