Luogo della memoria nella futura piazza tra giochi e punti luce

Al via interventi di riqualificazione su largo San Bartolomeo Nella zona sorgeva il centro della città prima del terremoto

AVEZZANO. Avezzano avrà un luogo della memoria dove sorgeva la cattedrale di San Bartolomeo, che il 13 gennaio 1915 fece udire i rintocchi delle campane per l’ultima volta, e dov’era il cuore della città prima del terremoto.

Ieri mattina sono stati consegnati dal Comune i primi lavori per il restauro e il recupero archeologico della piazza. Nella zona nascerà un percorso pedonale. Il secondo intervento, invece, prevede la riqualificazione dell’area che attualmente è nel degrado più totale e ospita un parcheggio. Oltre a punti luce, panchine e asfalti colorati, l’architetto Luca Piccirillo, ideatore del progetto di recupero, ha previsto un parco giochi con panchine a forma di numeri per ricomporre la data che 101 anni fa ha segnato il destino di un popolo. La piazzetta sarà interamente pedonalizzata, fatta eccezione per alcuni passaggi riservati alle auto dei residenti.

«I lavori di scavo archeologico in piazza San Bartolomeo prenderanno il via a breve e termineranno entro 60 giorni», afferma il sindaco Gianni Di Pangrazio, «abbiamo dato inizio alla prima fase che si inserisce in un più ampio progetto che riguarda la valorizzazione e la riqualificazione dell’intera area, simbolo del terremoto del 1915. Questo luogo caro ad Avezzano e alla Marsica, dove storia e cultura della nostra terra si incontrano, tornerà ad avere la dignità che merita, diventando lo spazio verde dedicato alle famiglie e a chi vorrà visitare gli scavi archeologici che raccontano la nostra identità e che verranno presto risistemati. L’intero progetto, scavi, restauro e valorizzazione del parco, ha un costo complessivo di circa 125mila euro ed è stato possibile grazie ai contributi di cittadini e imprenditori locali».

Presenti alla consegna dei lavori, oltre al sindaco di Avezzano, gli assessori ai Lavori pubblici e alla Cultura, rispettivamente Antonio Di Fabio e Fabrizio Amatilli, il presidente dell’Istituzione del centenario, Giovanbattista Pitoni, con tutti i membri del consiglio di amministrazione che hanno curato ogni aspetto legato all’opera, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, Emanuela Ceccaroni, funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo, il vicepresidente della Provincia e consigliere comunale, Nicola Pisegna Orlando, il presidente del consiglio comunale, Domenico Di Berardino, il consigliere comunale Rocco Di Micco, il comandante della polizia Locale, Luca Montanari, e Tiziano Zitella, dirigente del Comune. ©RIPRODUZIONE RISERVATA