Macerie, si aspetta il decreto
Discussione nel prossimo Consiglio dei ministri.
L’AQUILA. Resta in sospeso il problema legato allo smaltimento delle macerie. Che prosegue a ritmo troppo lento, tanto da ostacolare anche la ricostruzione post-terremoto. Si aspetta infatti l’annunciato decreto della presidenza del Consiglio dei ministri col quale si devono regolare le procedure. Il provvedimento dovrebbe essere discusso nella prossima riunione, prima di Natale. Secondo indiscrezioni, all’articolo 1 del decreto ci sarebbe una richiesta di fondi per trenta milioni di euro per la realizzazione di apposite discariche. Tra gli interventi a breve termine, invece, per avviare lo smaltimento di tre milioni di metri cubi di macerie (pari a quattro milioni di tonnellate) è previsto l’ampliamento e l’ottimizzazione dell’unico deposito temporaneo attualmente esistente, quello ricavato nell’ex cava della Teges.
I primi interventi sul sito riguardano la viabilità. Inoltre, sono almeno cinque gli ulteriori impianti di deposito temporaneo previsti per avviare la fase dello smaltimento. Oltre alle sette proposte di siti, selezionate fra le diciassette istanze pervenute alla Regione, i tecnici di Ispra e Arta stanno effettuando le visite ispettive ambientali per valutare l’idoneità delle aree segnalate e, soprattutto, la loro destinazione. Le analisi speditive, da realizzare entro trenta giorni, sono già scattate per un sito nella zona industriale di Bazzano, per il quale la Protezione civile ha già affidato i lavori per le indagini. Per il comitato tecnico, a Barisciano c’è una situazione ottimale per aprire un impianto fra i più adatti a smaltire le macerie. Ma l’amministrazione comunale guidata da Domenico Panone non ha sciolto ancora le riserve.

I primi interventi sul sito riguardano la viabilità. Inoltre, sono almeno cinque gli ulteriori impianti di deposito temporaneo previsti per avviare la fase dello smaltimento. Oltre alle sette proposte di siti, selezionate fra le diciassette istanze pervenute alla Regione, i tecnici di Ispra e Arta stanno effettuando le visite ispettive ambientali per valutare l’idoneità delle aree segnalate e, soprattutto, la loro destinazione. Le analisi speditive, da realizzare entro trenta giorni, sono già scattate per un sito nella zona industriale di Bazzano, per il quale la Protezione civile ha già affidato i lavori per le indagini. Per il comitato tecnico, a Barisciano c’è una situazione ottimale per aprire un impianto fra i più adatti a smaltire le macerie. Ma l’amministrazione comunale guidata da Domenico Panone non ha sciolto ancora le riserve.