Macerie, si cerca un quarto sito

Moroni: oltre all’ex Teges sono utilizzabili quelli di Bazzano e Barisciano.

L’AQUILA. Sul problema delle macerie qualcosa comincia a muoversi. I due siti pubblici di Bazzano e Barisciano sono utilizzabili e l’assessore comunale all’Ambiente Alfredo Moroni si dice soddisfatto: «Si è finalmente fatto un buon passo avanti».
E ora si cerca un quarto sito per ampliare le aree per il conferimento delle macerie. «Abbiamo avuto conferma della bontà delle analisi sul sito di Bazzano», spiega Moroni, «che diventa per L’Aquila un secondo sito di deposito temporaneo delle macerie. Un sito molto grande che ci consente di cominciare a ragionare in tempi rapidi in tema di rimozione, conferimento e lavorazione, ossia separazione delle varie tipologie di macerie».

Al comitato tecnico hanno partecipato, tra gli altri, per la Regione Franco Gerardini, dirigente del servizio gestione rifiuti e Filomena Ibello, direttrice del bilancio, l’ingegner Francesco Bonanni, dirigente del settore ambiente della Provincia, per il Comune dell’Aquila, oltre a Moroni, la dirigente Paola D’Ascanio e il geometra Aldo Gianvincenzo, per la Protezione civile Roberto Pizzi, l’Arta (Agenzia regionale tutela dell’ambiente) con la dirigente Romana Cialfi, il responsabile della Guardia di Finanza, colonnello Carlo Giambattista, il sindaco di Barisciano, Domenico Panone, il presidente dell’Ordine degli ingegneri, Paolo De Santis, l’Ance (associazione nazionale costruttori edili) con il direttore Francesco Manni, e l’Anci (associazione nazionale comuni italiani) con il presidente Antonio Centi, il responsabile dei cavatori Giannini.

«Anche sul sito di Barisciano», osserva Moroni, «si è sciolta ogni riserva e diventerà il terzo sito pubblico, insieme all’ex Teges e a Bazzano. Ora siamo alla ricerca di un quarto sito pubblico. Stiamo facendo verifiche su diverse aree. Da qui a una settimana, massimo 10 giorni si saprà». Sono previsti sopralluoghi di Arta, Finanza e ufficio cave della Regione. Si stanno completando quelli nei 24 siti proposti da enti pubblici e soggetti privati.

«Per quanto riguarda i siti pubblici», aggiunge l’assessore comunale all’Ambiente, «è in via di completamento la valutazione su alcuni siti messi a disposizione dal Comune di Pizzoli. Poi c’è da tenere in considerazione la parte privata perché in tutto questo processo di smaltimento delle macerie dovrà uscire un insieme di attività che riguarda il conferimento in siti publici e privati. Circa la gestione saranno preparati appositi bandi».

«Il nostro obiettivo», tiene a precisare Moroni, «come Comune dell’Aquila e condiviso dal tavolo ambiente è che nel 2010 dovremo smaltire un milione di tonnellate di macerie, un terzo della stima totale. Sarebbe un grande lavoro e questi siti già scelti, più quelli privati, ci darebbero la possibilità di accelerare una metodologia più organica di demolizioni e rimozioni. Saremo veloci».
Il secondo punto è legato alla questione delle competenze. Da ieri, con il passaggio di consegne da Guido Bertolaso a Gianni Chiodi, dopo la richiesta al capo della Protezione civile di allestimento dei due siti di Bazzano e Barisciano, ora cambia l’interlocutore. «Abbiamo tenuto conto», continua Moroni, «che non essendo la Protezione civile disponibile ad allestirli, anche per mancanza di tempo, sarà Chiodi a farlo».