Manca la corrente funivia ferma

Gran Sasso, nuova tegola sull’avvio della stagione bianca Una slavina ha danneggiato la linea dell’alta tensione

L’AQUILA. Neve copiosa. Impianti quasi pronti. Direttore d’esercizio nominato. Ma ancora una volta è il destino avverso a decidere. La stazione sciistica di Campo Imperatore, per non essere da meno rispetto a Campo Felice e Ovindoli, avrebbe potuto aprire già sabato. Poi è arrivata una slavina, martedì pomeriggio, che nella zona della Portella ha fatto cadere un albero, che a sua volta ha travolto la linea dell’alta tensione. Risultato: tutta l’area senza corrente, funivia ferma, inaugurazione rimandata. Oggi l’Enel proverà ad attivare una linea volante e sarà nuovamente una corsa contro il tempo, per garantire almeno la tradizionale partenza dell’8 dicembre. Il presidente del Centro Turistico Gran Sasso Umberto Beomonte Zobel lo dice scaramanticamente con un filo di voce: «Aprire l’8 dicembre? Speriamo. Quest’anno ce l’abbiamo messa tutta e anche se con il solito affanno dovuto ai noti problemi di budget, eravamo pronti ad anticipare l’avvio della stagione invernale. Si pensava a sabato. Ma martedì, a causa di una slavina, è stato danneggiato un filo della linea dell’alta tensione, che corre lungo la funivia. Tutta la zona è rimasta senza corrente e l’Enel dovrà programmare un intervento, probabilmente attivando una linea volante. Domani è previsto il collaudo della Scindarella, slittato di qualche giorno a causa del maltempo. E non appena torna la corrente, si potrà trasportare in quota il gasolio. Purtroppo, nonostante fosse stato richiesto con largo anticipo, è stato acquistato solo venerdì scorso, quando è stata disponibile l’ultima tranche del contributo di 600mila euro stanziato dal Comune per permettere l’avvio della stagione. La Provinciale è ormai chiusa e abbiamo chiesto a prefettura e vigili del fuoco l’autorizzazione per trasportarlo tramite funivia. La situazione in cui versa l’azienda», sottolinea il presidente, «non ci aiuta: mancano i soldi, le ditte non ci fanno più credito, le strutture sono quelle che sono. Poi ci si mettono anche gli eventi avversi e non prevedibili, come la slavina». Il problema dei troppi alberi lungo la linea dell’alta tensione è stato segnalato da tempo: «Abbiamo chiesto più volte agli enti competenti», dice Beomonte Zobel, «di provvedere al taglio degli alberi che potevano danneggiare la linea elettrica che passa accanto alla funivia. Ma non è stato fatto. E c’è un vecchio progetto per metterla in sicurezza, interrandola, ma anche questo non è stato mai attuato».

Il presidente del Ctgs ricorda, inoltre, che ancora non arrivano i soldi Cipe per il piano di rilancio e che non ci sono novità sull’ingresso di Invitalia, annunciato per l’inizio di dicembre. Risolto il problema della nomina del direttore d’esercizio: a sorpresa tornerà a dirigere gli impianti l’ingegnere Marco Cordeschi, che aveva lasciato l’azienda sbattendo la porta. «L’Ustif», spiega Beomonte Zobel, «non ha concesso la deroga al vincitore del bando, che non aveva la residenza. È stato quindi nominato Cordeschi, che risultava secondo. Trovato un accordo per risolvere il contenzioso sui compensi non liquidati». Entro un paio di giorni, infine, sarà assunto il personale stagionale.

Romana Scopano

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