Mancato allarme, Gabrielli contro Giuliani

Il capo della protezione civile ed ex prefetto: sul banco degli imputati dovrebbe esserci lui

L'AQUILA. Frasi dure. Durissime. Il capo della Protezione civile Franco Gabrielli - che per un anno, nel post terremoto, è stato prefetto dell'Aquila - si è scagliato a testa bassa contro Giampaolo Giuliani, il tecnico che aveva lanciato segnali di allarme prima del sisma del sei aprile del 2009. Due passaggi delle dichiarazioni di Gabrielli: «Quel Giuliani dovrebbe essere lui sul banco degli imputati». E poi: «Dovrebbe avere la pudicizia di non parlare più».

Gabrielli ieri ha rilasciato una lunga intervista a Sky Tg24. Ha iniziato parlando del problema degli immigrati e della situazione di Lampedusa. Poi la cronista ha chiesto al capo della Protezione civile anche un parere sull'indagine che ha portato al rinvio a giudizio dei membri della commissione Grandi Rischi che il 31 marzo del 2009 si riunì all'Aquila. Gabrielli ha confermato, fra le righe, che quella riunione fu organizzata per disinnescare le "previsioni" di Giuliani che stavano provocando allarme nella popolazione.

Riferendosi specificamente al rinvio a giudizio ha detto: «E' facile immaginare di crocifiggere il professor De Bernardinis o il professor Boschi. Le responsabilità sono da trovarsi in chi negli anni non ha reso il territorio dell'Aquila identificabile come zona 1. Intendo amministratori locali e chi non ha fatto nulla per verificare le abitazioni. Non vorrei - ha spiegato ancora Gabrielli - che ci fosse la volontà catartica di addebitare delle responsabilità a persone che mi riesce difficile immaginare che abbiano responsabilità, per non mettere i riflettori su altre responsabilità. In questo modo l'attenzione sarà su questo falso problema e si sarà persa di vista la responsabilità di chi negli anni ha governato il territorio».

La bordata contro Giuliani è partita subito dopo quando l'ex prefetto dell'Aquila ha fatto riferimento allo sciame sismico che sta interessando l'Appennino nella zona di Forlì. Giuliani nei giorni scorsi avrebbe parlato del fatto che la Protezione civile starebbe nascondendo i dati su quello sciame per non allarmare la popolazione. Dopo aver smentito tale circostanza il capo della Protezione civile ha virato verso la recente polemica fra Giuliani e il sindaco Cialente. Giuliani ha sostenuto di aver avvertito del pericolo il primo cittadino nella notte fra il 5 e il 6 aprile e che il sindaco sarebbe andato a dormire con la sua famiglia in un camper. Cialente ha smentito questa ricostruzione dei fatti e anzi ha sostenuto che quella notte fu proprio Giuliani a rassicurarlo che non ci sarebbero state scosse più forti di quelle già avvenute. Chi dice la verità? Gabrielli non ha dubbi, il bugiardo è Giuliani anche perché Cialente «in epoca non sospetta, quelle cose le disse a me quando ero prefetto dell'Aquila».

La conclusione: Giuliani ha fatto solo danni e oggi dà anche del codardo al primo cittadino il quale viene dipinto come chi si sarebbe messo in salvo mandando invece a morire 309 aquilani. E in più: «Questo signore dovrebbe avere la pudicizia di, invece che rappresentarsi al mondo come quello che aveva previsto il terremoto, non parlare più e dovrebbe essere lui a finire sul banco degli imputati».

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