SULMONA

Marelli, accordo raggiunto tra azienda e sindacati sui 550 esuberi volontari

Positive le reazioni dei sindacati. Nello stabilimento peligno la maggior parte dei 650 dipendenti sono in cassa integrazione

SULMONA. È stata siglata oggi (martedì 15 febbraio) tra Marelli e sindacati una duplice intesa che prevede di gestire i 550 esuberi, di cui 100 dirigenti "con strumenti unicamente volontari, attraverso l'utilizzo delle dimissioni incentivate e del contratto di espansione, che dovrà successivamente essere siglato presso il Ministero del Lavoro". Lo rendono noto Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri.

L’azienda che produce componentistica per il settore automotive, pur annunciando un piano di riorganizzazione ed esuberi in tutta Italia, sullo stabilimento di Sulmona ha investito 2 milioni e mezzo di euro per le attività legate al Ducato 250. Al momento la maggior parte dei dipendenti (545 su 650) dal 10 gennaio sono in cassa integrazione. "L'intesa - spiegano le organizzazioni sindacali - garantisce la presenza delle attività del Gruppo in Italia, sia dal punto vista industriale che occupazionale ed impegna l'azienda ad avviare un percorso con i sindacati volto ad affrontare, per ogni singola divisione, la verifica delle missioni produttive degli stabilimenti, delle attività di ricerca e sviluppo e di staff".

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Secondo Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri, "si tratta di un accordo positivo che ci ha consentito di approfondire le missioni industriali dei siti e che scongiura il rischio di esuberi unilaterali utilizzando gli strumenti oggi a disposizione. È evidente però che sono necessari ulteriori strumenti specifici, di tutela delle attività industriali e di salvaguardia dell'occupazione". I sindacati sottolineano che "per affrontare la fase di crisi e la transizione è urgente che il Governo convochi sindacati e il sistema delle imprese affinché il cambiamento in atto diventi un'opportunità di rilancio del settore e di sviluppo dell'occupazione nel nostro Paese".