Mega centrale fotovoltaica, lo stop degli ambientalisti

No all'impianto nella Vallelonga su un’area di 120mila metri quadrati

COLLELONGO. No a una centrale fotovoltaica su un'area di 120mila metri quadrati. Tre associazioni abruzzesi si schierano contro il progetto dei Comuni di Collelongo e Villavallelonga. E lo fanno alla vigilia della conferenza dei servizi in Regione per l'eventuale concessione dell'autorizzazione unica. «La gigantesca centrale fotovoltaica nella zona di protezione esterna del Parco nazionale d'Abruzzo», sottolineano Stefano Allavena (Lega italiana protezione uccelli), Daniele Valfrè (Altura Abruzzo) e Pietro Matta (Pro-natura Abruzzo), «andrebbe a deturpare vistosamente una zona di grande bellezza e di grande suggestione, giunta praticamente integra fino a questo momento». La Lipu Abruzzo ha inviato anche una nota alla Procura dell'Aquila.

Lipu Abruzzo, Altura Abruzzo e Pro-natura Abruzzo chiedono alla Regione di «non approvare la richiesta di realizzare questa mastodontica centrale fotovoltaica». I Comuni interessati, secondo le associazioni, dovrebbero puntare sullo sviluppo di attività compatibili (escursionismo naturalistico e agriturismo). Stefano Allavena, Daniele Valfrè e Pietro Matta hanno inviato una nota.

«Il progetto» scrivono i tre «era stato approvato nel 2010 in maniera alquanto strana dal Comitato per la valutazione impatto ambientale, contro il parere dei propri uffici tecnici, i quali avevano messo in rilievo come le conclusioni riportate nello studio sull'incidenza del progetto sull'ambiente erano apparse insufficienti, contradditorie e poco sostenibili, cosa del resto rilevata anche dal ministero dell'Ambiente in una lettera alla Regione del 18 ottobre 2010. Il ministero aveva poi messo in rilievo come l'area ricada in un Sito di importanza comunitaria sotto il profilo ambientale. In un'area di importanza primaria per la tutela dell'orso marsicano. L'area dove dovrebbe essere realizzata la centrale fotovoltaica è inoltre di grande importanza paesistica ed ospita specie di uccelli particolarmente tutelati in applicazione di specifiche direttive comunitarie, quali il succiacapre, l'averla piccola e l'ortolano, come del resto Lipu Abruzzo aveva già messo in evidenza in sede di osservazioni al progetto inviate alla Regione nel gennaio 2010. In ogni caso la Direzione affari presidenza, parchi, territorio e valutazioni ambientali aveva respinto il progetto in quanto le amministrazioni comunali interessate non risultavano essere proprietarie, in seguito a specifiche procedure d'esproprio, delle zone interessate e di questo ne aveva informato il ministero. In seguito però è successo il miracolo. I Comuni di Villavallelonga e di Collelongo, pochi giorni fa, hanno inviato alla Regione una semplice dichiarazione di disponibilità dei suoli. Incredibile il comportamento della competente direzione regionale» concludono Allavena, Valfrè e Matta «che sembra addirittura prendere per buona una procedura così strana, riconvocando la competente conferenza dei servizi per riesaminare la pratica, in data primo marzo 2011, dopo che, tra l'altro, il primo febbraio scorso aveva comunicato al ministero il non luogo a procedere per la realizzazione dell'impianto».