Migrante sta male, “soccorso” in viva voce

20 Dicembre 2025

Decisiva una psicologa che ha contattato una persona in grado di capire la lingua e i sintomi del 26enne

L'AQUILA. È stato soccorso nella serata tra giovedì e venerdì, davanti alla Prefettura dell’Aquila, un migrante afghano di 26 anni, che da giorni staziona in città con altri ragazzi stranieri. Era rimasto a terra per l’intera giornata e non riusciva a comunicare; sul posto sono intervenuti Polizia e 118, che lo hanno trasferito in pronto soccorso per accertamenti. L’intervento è stato classificato in codice verde, ma ha richiesto tempi rapidi per chiarire le condizioni del giovane. Il trasporto in ospedale è stato disposto per escludere complicazioni ed effettuare i controlli necessari. L’intervento è scattato dopo che una pattuglia ha notato il ragazzo immobile sul marciapiede. Gli agenti hanno riferito che il giovane era vivo ma non collaborativo: non parlava italiano né inglese e non riusciva a spiegare cosa stesse succedendo.

La barriera linguistica ha reso più difficili le prime valutazioni, mentre altri giovani, parte del gruppo che da giorni staziona nell’area, restavano poco distanti e osservavano la scena. All’arrivo dell’ambulanza il personale sanitario ha tentato di ricostruire i sintomi con l’aiuto di un conoscente contattato telefonicamente grazie all’intervento della psicologa Ilaria Carosi (che ha raccontato la vicenda in un post molto toccante sui social), in grado di passare da una lingua all’altra.

Dalla conversazione, svolta in viva voce, è emerso che il ragazzo lamentava dolore al petto sul lato sinistro e difficoltà respiratoria. Informazioni che hanno permesso di orientare l’intervento e procedere con il trasporto in ospedale. La scena si è consumata a pochi metri dalle vetrine e dalle luminarie natalizie della strada principale, mentre il flusso di pedoni continuava a scorrere. Il caso si inserisce in una situazione che in queste settimane si ripresenta in centro: più migranti arrivati via terra trascorrono giornate e notti all’aperto, spostandosi solo per cercare riparo o un po’ di sole nelle ore centrali. Concluso il soccorso, in serata, alcuni ragazzi erano ancora presenti poco lontano, in attesa di una sistemazione.

Proprio giovedì, Paolo Giorgi della Fraterna Tau e Francesco Marrelli, segretario provinciale della Cgil, sono stati ricevuti dal viceprefetto vicario. A nome di varie associazioni cittadine hanno inoltrato la richiesta per un confronto con il Comune finalizzato alla realizzazione di un dormitorio. Il Pd aquilano ha portato beni di prima necessità alla mensa di Celestino. Anche i dem ribadiscono la richiesta di un dormitorio: «Nessuno merita di dormire all’addiaccio, qualsiasi sia la causa per la quale si ritrovi in questa condizione. L’amministrazione non si volti dall’altra parte».

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