Modificato per essere rivenduto, ritrovato un dipinto trafugato nel 2004

1 Ottobre 2025

Il quadro era stato esposto a una fiera di antiquariato a Parma. I carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli lo hanno restituito alla Diocesi di Sulmona

SULMONA. La speranza è l’ultima a morire e dopo un ventennio i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli hanno restituito alla Diocesi di Sulmona il dipinto raffigurante “Sant’Agnese con agnello che nella mano destra impugna la palma del martirio”. Si tratta di un olio su tela, di autore ignori, risalente al Settecento, rubato l’11 agosto del 2004 dalla Chiesa Madonna della Potenza.

Fondamentale per il riconoscimento si è rivelata la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri TPC - la più grande al mondo con oltre 1,3 milioni di files relativi a beni d’arte da ricercare - che sfruttando il nuovo applicativo di Intelligenza Artificiale per la comparazione delle immagini, denominato “Swoapp”, ha consentito l’esatta individuazione del dipinto nonostante le modifiche apportate.

L’opera è stata individuata a seguito di controlli effettuati sui beni antiquariali posti in vendita da un espositore di settore durante la nota fiera di antiquariato denominata “Mercante in fiera”, che si svolge periodicamente nella città di Parma. Al fine di renderne difficoltosa l’individuazione e il riconoscimento, dopo il furto il dipinto è stato modificato nella sua rappresentazione pittorica con la perniciosa sostituzione dell’elemento figurativo dell’agnello con una pergamena.

Alcuni particolari dell’opera, quali ombre e macchie sulla tela, non sono sfuggiti agli occhi attenti degli operanti, che hanno sottoposto il dipinto alla visione e allo studio dei funzionari storici dell’arte della Soprintendenza Abap dell’Aquila, i quali hanno confermato le manomissioni sulla pregevole tela pittorica di origine settecentesca.

Attualmente il dipinto è esposto nella Chiesa della Madonna della Potenza di Sulmona per la pubblica fruizione, in attesa di un eventuale intervento di restauro da parte degli esperti del Ministero della Cultura, volto a riportare l’immagine dell’opera all’originaria rappresentazione. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli.

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