Morì per un pestaggio, in due a processo

25 Settembre 2024

Il 52enne Teodoro Ullasci a marzo fu vittima della brutale aggressione in via Fortebraccio, gli imputati volevano rapinarlo

L’AQUILA. Si terrà il 16 ottobre prossimo la prima udienza del processo per la morte del 52enne Teodoro Ullasci, brutalmente aggredito lo scorso 24 marzo, in via Fortebraccio, nel centro storico dell’Aquila.
Imputati di omicidio preterintenzionale un cubano di 24 anni, Carlos Omar Morales, e il suo complice romeno di 37 anni, Alexandru Dumitru Balan. Entrambi erano stati individuati dagli agenti della squadra Mobile della questura dell’Aquila, grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona.
L’ipotesi accusatoria è quella di una rapina finita male con il cubano che, secondo gli inquirenti, aveva eseguito materialmente il delitto, sferrando «un forte calcio ad Ullasci all’altezza dell’addome seguito, immediatamente dopo, da un violento pugno, che aveva colpito l’uomo finito esanime a terra», come si legge nell’imputazione. Il suo complice romeno, stando sempre alla ricostruzione della polizia, aveva poi afferrato una pietra con l’intento di colpire il 52enne, salvo poi desistere quando si era reso conto che Ullasci era rimasto immobile. A quel punto i due si erano dati alla fuga, portando via anche il portafoglio e il cellulare della vittima.
Nel giro di 24 ore la polizia era riuscita a risalire ai responsabili che erano stati arrestati e rinchiusi in carcere. La Procura contesta ai due imputati anche le aggravanti del reato dal momento che, stando agli atti d’indagine, si erano approfittati delle condizioni di Ullasci che, come venuto fuori nel corso della perizia elaborata dal medico legale Giuseppe Calvisi, «era affetto da disturbo bipolare borderline di personalità».
La morte del 52enne, secondo il perito, è stata causata dalle percosse, in particolare dal pugno in faccia sferrato dal cubano che ha provocato «una fibrillazione ventricolare con conseguente arresto cardiocircolatorio».
©RIPRODUZIONE RISERVATA