Morelli: «Opera preziosa doveva essere protetta»
AVEZZANO. Chi ha conosciuto il campione Vito Taccone è rimasto sconvolto dal furto sul Salviano. Sergio Zavoli, senatore a vita e giornalista, amico del Camoscio da una vita, è molto scosso. Zavoli...
AVEZZANO. Chi ha conosciuto il campione Vito Taccone è rimasto sconvolto dal furto sul Salviano. Sergio Zavoli, senatore a vita e giornalista, amico del Camoscio da una vita, è molto scosso. Zavoli commenta: «Solo così potevano farla franca con Taccone: appesantito da due quintali messigli addosso, per amore, a sua insaputa! Era il solo modo per batterlo in cima a una salita, di notte, mentre dall’alto rimirava in pace il suo Abruzzo sotto la luna. Può anche darsi che se ne sia andato da solo, alla chetichella, stanco di star fermo. Ancora una volta, chissà, ha voluto fare il vuoto intorno a sé. Ma prima o poi lo rivedremo in fuga anche dai ladri. Se non è tutto uno scherzo per tener viva una leggenda».
Bruno Morelli, l’artista di origine rom che ha realizzato l’opera punta il dito contro il Comune: «Mi sento paralizzato. Con grande rammarico mi rivolgo all’amministrazione comunale: si tratta di una cronaca già annunciata. Innumerevoli volte ho sollecitato il Comune a vigilare sulla sicurezza di quest’opera, in quanto è realizzata in bronzo, metallo nobile e prezioso, molto più di valore rispetto al rame o all’ottone. Anche la posizione scelta, secondo me, è sempre stata fuori luogo. È stata lasciata al buio, incustodita, senza nessun tipo di controllo. Solo di materiali è un’opera del valore di 25mila euro».
Anche Enzo Torretta, presidente della Asd Pedalando, che anche quest’anno, insieme al Centro, ha organizzato l’Eco-cicloturistica “Vito Taccone”, è amareggiato: «Esprimo il mio rammarico» commenta Torretta «e quello di tutti i nostri associati per quanto accaduto. Speriamo si faccia presto luce sul caso e che la statua venga ritrovata o che comunque ne venga messa un’altra». Luca Dominici, ex assessore e “padre” del progetto della statua, è sconcertato: «Sono andato sul posto e a malapena riesco a parlare. Non capisco chi possa avere interesse a prendere una statua del genere. Farò di tutto per trovare i fondi necessari per rimettere al suo posto l’omaggio al grande Vito Taccone».
Francesco Paciotti, assessore allo Sport del Comune di Avezzano dice: «Trovo molto grave che qualcuno abbia voluto colpire il simbolo dello sport della città».
«Un atto scellerato» commenta Augusto Di Bastiano, presidente del Centro giuridico del consumatore «il sindaco deve immediatamente ripristinate l’opera commemorativa, dedicata a un personaggio che ha portato il nome di Avezzano e della Marsica intera in tutta la nazione».
Magda Tirabassi
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