Muore a 63 anni l’architetto Conti

Il presidente dell’Ordine stroncato da una malattia. Oggi i funerali alla Torretta. Centinaia di messaggi di cordoglio

L’AQUILA. I capelli volutamente in disordine a indicare la sua indole ribelle e sempre un po’ controcorrente, la voce roca e i modi diretti, ma la gentilezza e la precisione di chi sapeva mettere l’aspetto umano e la lealtà al primo posto nelle relazioni. A Gianlorenzo Conti, 63 anni, storico presidente dell’Ordine degli Architetti dell’Aquila, musicista per passione, tennista amatoriale, nato in provincia di Foggia, ma aquilano da anni, da oltre 21 alla guida della categoria, non sfuggiva mai nulla: un volto, un nome, una sfumatura nel dialogo. Un passaggio nelle norme da elaborare per la sfida epocale della ricostruzione, nella quale Conti ha dato un contributo importante, sempre in prima linea nel protestare contro le criticità delle leggi in divenire, con chiunque avesse di fronte: dall’allora capo della Protezione civile Guido Bertolaso agli assessori coinvolti nelle scelte. In tanti lo ricordano nelle infuocate riunioni nel tendone dell’assemblea cittadina a piazza Duomo. Conti è scomparso nella notte tra giovedì e venerdì, all’improvviso, silenziosamente, dopo l’ultimo ricovero all’ospedale “San Salvatore”, dove già ad aprile era stato sottoposto a un intervento. Dal quale il battagliero presidente degli architetti non si era mai davvero ripreso. Anche se, con la sua consueta verve, aveva promesso ai “suoi” che sarebbe passato al consiglio dell’Ordine della prossima settimana «a salutare». Perché gli architetti erano la sua casa e la sua famiglia. «Lo aspettavamo per martedì. E invece se n’è andato, lasciandoci orfani». Le parole di Sandro Annibali, tesoriere dell’Ordine, lasciano trasparire tutta la tristezza e il disorientamento dell’organismo provinciale, che conta oggi 812 iscritti, «ma eravamo 20 quando io e Gianlorenzo lo fondammo, insieme a pochi altri», racconta il vicepresidente anziano Edoardo Compagnone. Per gli architetti aquilani questo è il momento del cordoglio, di stringersi intorno alla famiglia, alla moglie Francesca Botta, ai tre figli, Irene (la più piccola, 13 anni), Andrea e Ilaria, che la notte scorsa è tornata dall’Erasmus proprio per dare l’ultimo saluto al padre. Oggi alle 15 i funerali nella chiesa di San Mario della Torretta. La camera ardente sarà allestita nella sede dell’Ordine in via Saragat dalle 12 alle 14,45. Proprio la sede, inaugurata nel gennaio 2015 dopo un esilio temporaneo nella casetta di legno a Pettino, è un esempio del grande sforzo di Conti per la categoria: è forse l’unica in Italia realizzata con un concorso di idee e sostenuta interamente dagli architetti. Anche il concorso internazionale per piazza d’Armi si deve all’impegno di Conti, insieme all’Ordine nazionale e provinciale degli Architetti.

Cordoglio da tutta la città per la sua scomparsa. Il primo a ricordare «il professionista e l’uomo» è stato l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, con cui in questi anni di post-sisma ci sono stati «scontri e incontri, ma sempre, infine, una visione comune» e che ricorda Conti come «uomo dotato di forte personalità e di grande lealtà. Di lui abbiamo apprezzato quella schiettezza ed energia che è stata essenziale per mettere a punto i processi della ricostruzione». Si unisce alle parole di Di Stefano anche il sindaco Massimo Cialente: «Con lui se ne va uno degli attori della ricostruzione e un amico leale». Un pensiero anche dalla senatrice Stefania Pezzopane – che lo ricorda «attivo fin dalle prime ore, sempre al lavoro con i suoi suggerimenti e i suoi consigli» – dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e dall’Aquila calcio.

Marianna Gianforte

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