Il professore Paolo Perrotti

L'AQUILA

Muore a 66 anni il professore Perrotti, in lutto il mondo del rugby e della scuola

Punto di riferimento dei giovani. Domani i funerali. Cordoglio del sindaco e dell'assessore Liris

L'AQUILA. Il mondo del rugby e della scuola sono in lutto per la scomparsa del professore Paolo Perrotti, che si è spento in ospedale all'età di 66 anni, dopo una malattia. I funerali domani (venerdì 18 giugno) alle 15,30, nella chiesa di San Silvestro all'Aquila.

Lascia la moglie Simonetta e i figli Daniele e Maura. Attualmente in pensione, aveva insegnato educazione fisica per molti anni nelle scuole medie aquilane, tra cui la Dante Alighieri. In gioventù era stato un atleta di livello nazionale, poi anche allenatore e preparatore atletico di tanti giovani talenti. Contribuì in maniera determinante alla fondazione della società Gran Sasso rugby impegnandosi in modo particolare per la crescita sportiva e umana dei ragazzi.

Il sindaco Pierluigi Biondi ha espresso il suo cordoglio: "Con dolore ho appreso della scomparsa di Paolo Perrotti. Personalità con enormi doti umane, ancor prima che professionali, che ha lasciato un segno indelebile nel mondo della scuola e dello sport di questo territorio, contribuendo alla crescita di generazioni di studenti e atleti. Un impegno quotidiano e costante per i giovani, ai quali ha trasmesso valori e insegnamenti senza tempo, come il rispetto delle regole e del prossimo o la passione per l’attività sportiva, di cui era grande conoscitore. Una perdita importante, che rattrista quanti hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. A nome della Municipalità e a titolo personale porgo le più sentite condoglianze ai familiari di Paolo”.

Anche l’assessore allo sport Guido Quintino Liris ricordare così oggi la figura di Paolo Perrotti: “Ho appreso con enorme dolore e costernazione della scomparsa prematura di Paolo Perrotti. Personaggio di primissimo piano nel mondo dell’educazione e soprattutto dello sport, rugby e atletica in primis, capace di segnare un’epoca nella storia della città. Lascia in eredità il suo carattere aperto, disponibile e gioviale ma, anche e soprattutto,  la grandissima competenza con cui ha vissuto le sue passioni e le sue attività professionali. Valori che non andranno dispersi e che saranno sempre monito e orizzonte. È stato un punto di riferimento fondamentale per generazioni di aquilani che oggi, commossi, lo ricordano e lo piangono. Alla famiglia giunga il mio personale messaggio di affetto e vicinanza”.