Muore mentre va in bici sulla statale

Sulmona, ex dipendente Arpa stroncato da un malore. A Campo di Giove commerciante perde la vita per infarto

SULMONA. Una giornata funesta, quella di ieri, per le comunità di Sulmona e Campo di Giove. Due persone sono morte, entrambe colte da malore, lasciando parenti e amici e quanti li conoscevano nel dolore più assoluto.

Giovanni D’Arcangelo, 62enne di Sulmona, si è sentito male mentre stava facendo la solita uscita in bicicletta. È caduto dalla bici mentre, da solo, stava percorrendo un lungo rettilineo della statale 17 in prossimità dell’incrocio con via Pola e via dell’Ancinale. A nulla sono valsi i soccorsi prestati dal personale del 118 dell’ospedale di Sulmona, allertati da un automobilista: l’uomo è morto durante il trasporto in ospedale.

Ancora più drammatica la vicenda di Luigi Tarulli, 49enne commerciante di Campo di Giove, che si è sentito male nel pomeriggio di ieri, all’interno di un bar del paese, mentre stava prendendo un caffè in compagnia della moglie. Il giovane ha avuto un infarto fulminante e anche per lui sono stati vani i soccorsi, prima delle persone presenti in quel momento nell’esercizio pubblico e poi dei medici del 118 e dell’elisoccorso arrivati da Sulmona e dall’ospedale dell’Aquila.

In quel momento la piazza era gremita di gente e di appassionati di ciclismo per la Pescara-Campo di Giove in programma ieri nel paese ai piedi della Maiella. Tarulli era un punto di riferimento per tutto il paese con il suo negozio di generi alimentari rilevato dai genitori, che gestiva insieme alla moglie. Per qualche tempo era stato in servizio come portiere all’hotel Manatthan di Sulmona. E quindi era molto conosciuto anche a Sulmona, anche perché il fratello è sposato con la figlia di un noto avvocato peligno. Il 49enne lascia la moglie e due figli. I funerali saranno celebrati oggi alle 16 nella chiesa parrocchiale del paese.

Giovanni D’Arcangelo si è sentito male ieri mattina, verso le 10,30. I soccorsi sono arrivati immediatamente e il personale del 118 ha fatto tutto il possibile per strapparlo alla morte anche con l’uso del defibrillatore che in un primo momento, sembra abbia avuto effetti sul cuore dello sfortunato ciclista. Poi la piccola fiammella che si era accesa si è spenta definitivamente durante il trasferimento in ospedale. Sono intervenuti anche i carabinieri, i quali, dopo i necessari rilievi, hanno provveduto ad aprire un fascicolo sulla vicenda in attesa che il magistrato decida se effettuare l’autopsia. D’Arcangelo era andato in pensione da soli sei mesi dopo aver lavorato da sempre all’Arpa. Anche lui lascia la moglie e due figli.

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