Neonata morta in ospedale, il pm di Avezzano: processate i medici

Tre imputati per omicidio, il caso fu anche al centro di un’indagine parlamentare Per l’accusa il trasferimento in un centro specializzato è avvenuto in ritardo. Disposta una nuova perizia

AVEZZANO. Tre medici dell’ospedale di Avezzano sono accusati di omicidio colposo per la morte di una neonata. Imperizia, negligenza e imprudenza secondo il sostituto procuratore della Repubblica, Vincenzo Barbieri, che ha chiesto il rinvio a giudizio per G.R. e N.D.R. di Avezzano e per G.B. dell’Aquila, in servizio nei reparti di neonatologia e pediatria. La Procura ha disposto anche una nuova perizia.

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L’inchiesta fa riferimento alla morte di una bimba nata da una coppia di Avezzano. Parto avvenuto alle 17,45 del 16 giugno 2010. La madre era stata ricoverata nel reparto di ginecologia dopo una gravidanza che non aveva dato problemi di alcun tipo. Dopo il parto la piccola era stata presa in cura dal reparto di pediatria. Tutto bene nei primi istanti di vita, così come raccontato dai genitori e ricostruito dagli inquirenti, ma la sera dello stesso giorno la bimba non era stata riportata nella camera della madre. Presentava delle difficoltà respiratorie e i medici l’avevano sistemata in un’incubatrice. La sera del giorno dopo il peggioramento. Dall’ospedale di Avezzano era stato deciso il trasferimento nella divisione di Terapia intensiva neonatale del policlinico di Chieti. Ma il 18 giugno alle 4,20 il cuoricino della piccola aveva smesso di battere. I genitori avevano presentato una denuncia.

Tra il 2010 e il 2011, nel giro di pochi mesi, in ospedale si verificarono tre tragedie simili. Episodi aumentati dopo la chiusura della clinica Santa Maria e il conseguente aumento di parti all’ospedale di Avezzano. Episodi che avevano spinto all’intervento Leoluca Orlando, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali. Orlando aveva inviato una richiesta di relazione all’allora presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, commissario ad acta per la Sanità.

Nel caso della piccola morta nel giugno 2010, secondo la Procura c’è stato anche un ritardo nel trasferimento in una struttura specializzata.

I medici imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Milo, Franco Colucci e Mario Flammini. La famiglia della neonata è assistita dall’avvocato Leonardo Rosa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA