Nessuno vuole l’oro degli usurai

Va deserta l’asta in tribunale, in vendita anche gioielli e orologi per un valore di 60mila euro

AVEZZANO. Nessuno vuole l’oro degli usurai. Va deserta l’asta fissata per ieri, al tribunale di Avezzano, finalizzata a mettere in vendita oro, gioielli e orologi, per anni custoditi in tribunale, come “corpi di reato”. Dopo l’annuncio fatto dall’istituto vendite giudiziarie (Ivg) Abruzzo, nessuno si è presentato all’aula 3 del tribunale in via Corradini, per partecipare all’asta. Due chili e 150 grammi di oro per un valore di circa 45mila euro, e alcuni orologi, di un valore complessivo di circa 15mila euro. Un “bottino” di circa 60mila euro, da acquistare in un unico blocco, a cui poi aggiungere iva e spese giudiziarie. Collane, anelli e orologi proventi di rapine e furti, ma soprattutto sequestrati a quelli riconosciuti dalla giustizia come usurai. Tutti reati penali perpetrati nella Marsica, dagli anni Novanta fino a oggi. Materiale custodito per anni, prima dalle forze dell’ordine e poi dal tribunale. Gli ori e gli orologi, imbustati e catalogati sono rimasti in tribunale, vigilati dai carabinieri, esposti per un’intera giornata per essere visionati da possibili acquirenti. Ma nessuno si è presentato per guardare la merce, così come nessuno ha partecipato all’asta di ieri, indetta per le 14.30. In aula, oltre al funzionario responsabile della cancelleria dei corpi di reato, Antonio Sabatini e a Gaetano Viglione, responsabile dell’asta giudiziaria, non c’era nessun altro. Perché l’oro e i gioielli della malavita, non hanno fatto gola a eventuali aziende specializzate, né ad altri, come invece qualcuno avrebbe potuto pensare. Ora gli atti torneranno al giudice Stefano Venturini, che dovrà decidere una nuova data.

Magda Tirabassi

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