Novemila pezzi di carta igienica per i 7 passeggeri dell’aeroporto

Daniele (Commissione garanzia e controllo): «Erogati finora oltre 588mila euro alla X-Press» «Dovrebbe essere revocata la concessione dopo che l’Enac ha ritirato la licenza per i voli»

L’AQUILA. «Vale la pena continuare con l’accanimento terapeutico sullo scalo aquilano?». Una domanda posta ai cittadini dal presidente della commissione Garanzia e controllo Raffaele Daniele, dopo la riunione dedicata all’aeroporto di Preturo. Un incontro servito per fare il punto della situazione, con l’audizione dell’assessore Emanuela Iorio, dell’ingegnere Mario Corridore e della dirigente Enrica De Paulis. Tanti i nodi da sciogliere, soprattutto sul finanziamento pubblico di 600mila euro erogato alla X-Press, la società che gestisce la struttura, per la cosiddetta fase di start-up: «In realtà», commenta il presidente Daniele, «dopo tre anni e il passaggio di soli 7 passeggeri, l’aeroporto è desolatamente chiuso, sono state ritirate le licenze da Enac ed Enav, ci sono due inchieste in corso e le erbacce che infestano la pista. Per questo, alla fine della riunione, la commissione ha deciso di verificare con il segretario generale del Comune com’è stata effettuata la start-up, se tutti i passaggi sono legittimi e se sono stati realizzati i progetti finanziati. Poi valuteremo il da farsi». L’amministrazione ha erogato in tre anni 588mila euro alla X-Press, più 10mila euro per il volo inaugurale: l’ultima determina dirigenziale è del 18 giugno, per la somma di 96mila euro: «Ebbene, si tratta di soldi pubblici destinati alla società di gestione dello scalo», puntualizza Daniele, «a fronte di fatture tra le più disparate: si recuperano le spese per il personale, quelle per il sistema antincendio, per la certificazione Iso, ma anche per sapone e carta igienica. Curioso: ci sono cinque fatture per 9000 pezzi di carta igienica, difficilmente consumata dai 7 passeggeri. Cosa c’entra la start-up? Prendiamo le spese per il personale: ai sensi della convenzione dovevano rimanere tra i costi a carico della X-Press. Idem per le altre». La commissione ha preso atto di ulteriori falle: «Non sono state ancora richieste le relazioni annuali», aggiunge Daniele, «e non è stato risolto il problema della polizza fideiussoria, nonostante le sollecitazioni dell’avvocatura comunale e i rinvii a giudizio. Non è stato neanche nominato il previsto comitato etico. Il fatto, poi, che l’Enac abbia tolto la licenza è una condizione che dovrebbe portare, in base al contratto di servizio, alla revoca della concessione. Perché non è stato fatto?». Infine le richieste ai cittadini: «Cosa ne pensano gli aquilani? L’amministrazione ha bene operato? E quale futuro vedono per questo scalo? Vale la pena continuare con una sorta di accanimento terapeutico, oppure torniamo con i piedi per terra e lo rendiamo funzionale e magari produttivo, ad esempio per alianti e scuola di volo? La risposta», conclude Daniele, «credo spetti alla città».

Romana Scopano

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