«Papa in città, un evento»

Il sindaco: già in moto la macchina organizzativa.

SULMONA. Sarà un appuntamento con la storia l’evento che la città attende per poter ripartire, anche dal punto di vista economico e turistico. Sindaco e associazioni di categoria sono concordi sulla rilevanza che un evento, quale l’arrivo del Papa, può avere per Sulmona e per l’intero territorio. Ma bisogna lavorare perché Sulmona entri in un percorso turistico-religioso.

«È l’evento degli eventi» afferma il sindaco Fabio Federico «già quando ci fu in città la visita del fratello del papa, monsignor Georg Ratzinger gli chiesi di far venire il Santo Padre a Sulmona. Anche col vescovo ne ho parlato in più di un’occasione, ma più come un sogno, perché affrontare l’organizzazione di un evento del genere, in termini anche di sicurezza e di spesa, per noi sarebbe stato insostenibile». E invece ci ha pensato il vescovo, monsignor Angelo Spina a portare Papa Benedetto XVI a Sulmona.

«Per noi le misure probabilmente saranno minime» aggiunge il sindaco «visto che si muoverà tutta l’organizzazione del Vaticano. La visita del pontefice non è però mai stata così opportuna come adesso per la città, sia come tempistica che come significato. Sulmona ha sofferto come altre città il terremoto che ha colpito una realtà già sofferente dal punto di vista economico ed occupazionale. Ci siamo dimostrati cattolici ferventi dopo il sisma con l’aiuto dato ai fratelli dell’Aquila, ed è con questo spirito che ci apprestiamo a ricevere la visita del Papa».

Le associazioni di commercianti invitano ad un impegno complessivo perché la visita del pontefice sia l’occasione per inserire Sulmona in un percorso di turismo religioso. «Ci attendiamo molto da questa visita in una città che ha dato due pontefici» afferma Franco Ruggeri, vicepresidente provinciale di Confesercenti. «La nostra associazione da tempo si batte perché Sulmona sviluppi il turismo religioso, come hanno fatto Lanciano e Manoppello. Ci attendiamo che tutti, a partire dall’amministrazione, facciano la loro parte perché questa visita non sia fine a se stessa: potrebbe essere l’occasione per la sistemazione definitiva dell’Abbazia celestiniana.

Da parte nostra, già dalla prossima riunione, parleremo dell’organizzazione dell’evento».
D’accordo anche il vicepresidente provinciale di Confcommercio, Claudio Mariotti: «La visita del Papa rappresenta un’occasione in più di visibilità per il territorio», dice «ci auguriamo che possa dare preziosi frutti legati al turismo religioso nei luoghi cari a Celestino V. Le statistiche dimostrano che il turismo più trainante è proprio quello religioso ed è in questa direzione che si dovrebbe lavorare per il rilancio della nostra martoriata economia».