Papa, pochi affari nei negozi

I commercianti: attesi più fedeli, ma l'evento resta
SULMONA. Un evento storico: è questa l'idea che si ha in città della visita del Papa. Ma il mancato arrivo dei 50 mila pellegrini ipotizzato nei mesi scorsi ha lasciato un po' di amarezza soprattutto tra commercianti e ristoratori.
Al riguardo, il sindaco Fabio Federico conferma il pienone nelle strutture ricettive ma ammette «un numero di presenze inferiore al previsto, a causa delle elevate temperature». Poi aggiunge: «I cittadini che incontro si dichiarano entusiasti dell'evento e mi chiedono di ringraziare a loro nome il vescovo Angelo Spina. Il mio ringraziamento sarà esternato singolarmente a ogni persona che ha alacremente lavorato all'evento, ma soprattutto abbraccio simbolicamente tutti quei cittadini che ho sentito insieme a me stringersi intorno al vicario di Cristo in terra, dimostrando il loro attaccamento alla Chiesa cattolica, alle istituzioni ed alla loro città».
Sulla portata e l'importanza dell'evento, che ha offerto una positiva immagine di Sulmona (2.700.000 persone hanno seguito la celebrazione in televisione), sono tutti d'accordo. «L'importanza spirituale dell'arrivo di Benedetto XVI è fuori discussione», afferma Piero Del Priore, titolare del ristorante La cantina di Biffi, «ma considerate le previsioni ci aspettavamo un numero maggiore di fedeli e, al riguardo, ci eravamo organizzati per offrire tutti i servizi». Il locale aveva preparato 140 «Cestini del pellegrino» con panini, acqua e dolci. A fine giornata, i cestini, rimasti quasi tutti invenduti, sono stati dati in beneficenza per i poveri. Gli addetti ai lavori, consapevoli dell'importanza della giornata e delle peculiarità del turismo religioso, non si aspettavano certo affari d'oro ma sicuramente un maggior movimento di persone in città, anche nel pomeriggio. «Dal punto di vista commerciale non c'è stato movimento», conferma Sandro Fuà dell'omonimo negozio di abbigliamento, «ma la città ha vissuto una giornata storica senza precedenti. La visita del Papa ha rappresentato un dono e di questo siamo grati al vescovo Spina».
Anche in piazza Garibaldi gli stati d'animo sono gli stessi. Qui i commercianti hanno potuto assistere, da una postazione privilegiata, alla messa e all'Angelus del Santo Padre. E l'emozione, con il trascorrere dei giorni, non è svanita. Ma domenica non si è registrata una grande affluenza di avventori. «È stata una giornata bellissima, che ricorderemo per sempre», intervengono da un negozio di biancheria, «ma ci aspettavamo un movimento maggiore, soprattutto il pomeriggio. Invece, al termine della funzione religiosa, la maggior parte dei fedeli è andata via». Sono stati i bar a registrare un sensibile aumento di clienti. «Non c'è stato il pienone annunciato», sostengono dal bar Clandestino, «ma abbiamo lavorato e poi aver avuto il Papa nella nostra città è stato un momento storico, vissuto con serenità».
Al riguardo, il sindaco Fabio Federico conferma il pienone nelle strutture ricettive ma ammette «un numero di presenze inferiore al previsto, a causa delle elevate temperature». Poi aggiunge: «I cittadini che incontro si dichiarano entusiasti dell'evento e mi chiedono di ringraziare a loro nome il vescovo Angelo Spina. Il mio ringraziamento sarà esternato singolarmente a ogni persona che ha alacremente lavorato all'evento, ma soprattutto abbraccio simbolicamente tutti quei cittadini che ho sentito insieme a me stringersi intorno al vicario di Cristo in terra, dimostrando il loro attaccamento alla Chiesa cattolica, alle istituzioni ed alla loro città».
Sulla portata e l'importanza dell'evento, che ha offerto una positiva immagine di Sulmona (2.700.000 persone hanno seguito la celebrazione in televisione), sono tutti d'accordo. «L'importanza spirituale dell'arrivo di Benedetto XVI è fuori discussione», afferma Piero Del Priore, titolare del ristorante La cantina di Biffi, «ma considerate le previsioni ci aspettavamo un numero maggiore di fedeli e, al riguardo, ci eravamo organizzati per offrire tutti i servizi». Il locale aveva preparato 140 «Cestini del pellegrino» con panini, acqua e dolci. A fine giornata, i cestini, rimasti quasi tutti invenduti, sono stati dati in beneficenza per i poveri. Gli addetti ai lavori, consapevoli dell'importanza della giornata e delle peculiarità del turismo religioso, non si aspettavano certo affari d'oro ma sicuramente un maggior movimento di persone in città, anche nel pomeriggio. «Dal punto di vista commerciale non c'è stato movimento», conferma Sandro Fuà dell'omonimo negozio di abbigliamento, «ma la città ha vissuto una giornata storica senza precedenti. La visita del Papa ha rappresentato un dono e di questo siamo grati al vescovo Spina».
Anche in piazza Garibaldi gli stati d'animo sono gli stessi. Qui i commercianti hanno potuto assistere, da una postazione privilegiata, alla messa e all'Angelus del Santo Padre. E l'emozione, con il trascorrere dei giorni, non è svanita. Ma domenica non si è registrata una grande affluenza di avventori. «È stata una giornata bellissima, che ricorderemo per sempre», intervengono da un negozio di biancheria, «ma ci aspettavamo un movimento maggiore, soprattutto il pomeriggio. Invece, al termine della funzione religiosa, la maggior parte dei fedeli è andata via». Sono stati i bar a registrare un sensibile aumento di clienti. «Non c'è stato il pienone annunciato», sostengono dal bar Clandestino, «ma abbiamo lavorato e poi aver avuto il Papa nella nostra città è stato un momento storico, vissuto con serenità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA