Paziente aggredisce un’infermiera scagliandole contro un contenitore di urine

Ennesimo episodio all’Annunziata. L’operatrice sanitaria è stata poi medicata in pronto soccorso. Il manager Costanzi: «Sconcerto per quanto accaduto. Chiesto un posto fisso di polizia al questore»
SULMONA. Un nuovo episodio di violenza colpisce il personale sanitario dell’ospedale dell’Annunziata di Sulmona, riportando l’attenzione su una situazione ormai diventata insostenibile. Nella mattinata di ieri, all’interno del laboratorio analisi della struttura ospedaliera, un’infermiera è stata aggredita da un paziente in attesa di sottoporsi a esami di routine. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe perso il controllo in fase di accettazione. Le urla, poi quel contenitore delle urine afferrato dall’uomo e scagliato con violenza contro l’operatrice sanitaria, infine accompagnata al pronto soccorso per essere visitata e tranquillizzata visto che era in forte stato di agitazione. L’episodio si inserisce in un clima già teso. Si tratta infatti della terza aggressione in un mese perpetrata ai danni degli operatori sanitari del presidio peligno. Nella notte tra il 15 e il 16 novembre, un medico del pronto soccorso era stato a sua volta vittima di un’aggressione da parte di un professionista per l’applicazione del sondino. «Ti salvi solo perché sei donna altrimenti già stavi in coma», aveva detto l’uomo, minacciando di morte la dottoressa che aveva poi accusato un malore prima di essere medicata anche lei dai colleghi del pronto soccorso.
Nelle scorse settimane stessa sorte era toccata a un’infermiera di diabetologia che aveva dovuto fare i conti con le intemperanze di un paziente. L’uomo, a cui era stata spostata una visita dal medico, si era scagliato contro l’infermiera, aggredendola verbalmente. La donna a quel punto era stata costretta a ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso. Si dice sconcertato della situazione il manager della Asl 1, Paolo Costanzi, pronto a ripristinare il posto di polizia all’interno dell’ospedale di Sulmona. «Rimane lo sconcerto di quanto accade nell’ospedale di Sulmona», afferma Costanzi, confermando di aver attivato la «richiesta alla questura per il posto di polizia e sono in attesa per poi implementare comunque il posto fisso». Il posto di polizia sarà per il momento h12 e si alternerà con la guardia armata. Ma la direzione generale della Asl, per dare sollievo ai sanitari, sta investendo anche in termini di risorse umane.
Proprio ieri sono stati banditi gli avvisi per reclutare i medici di emergenza da destinare al pronto soccorso e al servizio 118 con durata di contratto fino a tre anni. Intanto gli operatori del pronto soccorso hanno denunciato gli odiatori del web che, dopo gli ultimi episodi, avevano pubblicato sui social commenti dal tenore offensivo e diffamatorio.
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