Perde al gioco e picchia un disabile

Un 38enne prende a calci e pugni un ragazzo con qualche problema, poi resiste ai carabinieri e viene denunciato

SULMONA. L'avrebbe solo guardato per alcuni secondi. Forse per dirgli se era il caso di lasciar perdere la macchina mangiasoldi e l'alcol perché non avrebbero mai potuto risolvere i suoi problemi. Problemi sicuramente meno importanti di quelli che lui si porta dietro da sempre per via della disabilità che gli è stata “regalata” dalla vita. Sguardi, pensieri e presunte riflessioni che non sono piaciuti al giovane alle prese con le slot machine, il quale, subito dopo essersi giocato l'ultimo euro che gli era rimasto, se l'è presa con il giovane disabile che lo stava guardando con stupore. Tutte le frustrazioni provocate dalla perdita al gioco, amplificate anche dall'abbondante dose di alcol che aveva ingerito, le ha scaricate contro il ragazzo debole colpendolo ripetutamente con calci e pugni fino a farlo stramazzare a terra con un ematoma alla testa.

La violenza di E.C., 38 anni di Sulmona, non si è fermata nemmeno di fronte ai carabinieri, subito allertati dal proprietario del bar, preoccupato per quello che stava accadendo. Davanti alle divise l'uomo ha continuare a inveire contro tutto e tutti, sputando e offendendo ripetutamente i militari. La serata dell'aggressore è così finita in caserma e, dopo le formalità di rito, l'uomo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

L'altra denuncia, quella relativa alle lesioni provocate al disabile, è in arrivo nei prossimi giorni quando i genitori del giovane formalizzeranno l'esposto che la madre ha già annunciato di voler inoltrare. Al pronto soccorso dove il disabile è stato sottoposto alla Tac, che avrebbe dato esito negativo, è stato stilato un referto medico di cinque giorni che fa tirare un sospiro di sollievo ma che non ridimensiona la gravità della vicenda.

«Sono preoccupata per quello che è successo», ha raccontato la madre ad amici e conoscenti, «mio figlio ha riportato un ematoma alla testa ed è fortemente scosso per quello che gli è accaduto». La vicenda è subito finita sui social network scatenando la dura reazione e i commenti sdegnati di tutti i sulmonesi che conoscono il giovane disabile per la sua indole pacifica. «Povero ragazzo!», scrive su un profilo Fb Maria Chiara Grossi. «devono pagare x questo ...... Voi siete da picchiare e lasciarvi per terra .... Cmq qui a Sulmona non se ne può più gente s... ma parlo anche di 15 enni ... Senza.parole!!! Io mi pongo una domanda ma i genitori di questi ragazzi che educazione gli hanno insegnato!!!!!”».

«Oh mio Dio....si è arrivati ad aggredire i disabili con la scusa si pensino pericolosi», aggiunge Manuela Pulsone, «e poi in giro con nonchalance vanno i veri pazzi. A Sulmona siamo veramente alla frutta».

Claudio Lattanzio

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