Monitoraggio in corso sul fiume Aterno, attivati due depuratori a Bazzano e Fossa per 4 aree

Piano Case, allarme scarichi

Allacci alle reti, problemi al sito di Collebrincioni

L’AQUILA. Serviranno ancora 4 mesi per collegare gli scarichi fognari del sito del progetto Case di Collebrincioni alla rete principale, evitando, così, immissioni fuorilegge. Questo l’esito del monitoraggio avviato sugli scarichi degli insediamenti del piano Case.

I PUNTI CRITICI. Alcuni di questi scarichi, come denunciato alcuni mesi fa dall’associazione Libera e da Legambiente Abruzzo, sono finiti direttamente nel fiume Aterno senza passare attraverso i depuratori. E così, mentre per i nuovi complessi abitativi di Bazzano, Sant’Elia, Assergi e Camarda è stato completato, anche se soltanto da pochi giorni, il collegamento ai due nuovi depuratori attivati, quelli di Bazzano e di Fossa, restano ancora problemi per il sito di Collebrincioni. In quest’ultima area, infatti, secondo alcune previsioni effettuate dai tecnici, si arriverà all’estate per ottenere il completamento degli allacci alla rete principale.

Con tutte le ripercussioni negative sulla popolazione e sull’ambiente. Infatti, uno studio condotto dalle due associazioni ha evidenziato che, nei mesi scorsi, i liquami provenienti dalle nuove case antisismiche sono finiti direttamente nei corsi d’acqua, senza attraversare alcun filtro di depurazione. Il che aveva contribuito a far scattare l’allarme inquinamento per il fiume Aterno e per alcuni affluenti come il Vera a Tempera e il Raiale a Paganica.

LE SOLUZIONI. La situazione degli scarichi del progetto Case è stata al centro di un incontro promosso dal settore Ambiente della Provincia. La riunione operativa ha visto coinvolti, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione provinciale, il commissario delegato per l’emergenza ambientale del bacino del fiume Aterno Adriano Goio e i rappresentanti del Comune dell’Aquila, dell’Arta, della Gran Sasso acqua spa e alcuni tecnici incaricati dalla Protezione civile. Lo stesso dipartimento ha garantito che, oltre agli ultimi allacci che sono stati completati, per gli scarichi provenienti dagli altri insediamenti del progetto Case sono stati portati a termine tutti i collegamenti con le reti e gli impianti già esistenti.

La dettagliata relazione elaborata da Libera, arricchita anche da un dossier fotografico, aveva evidenziato, tuttavia, una serie di ritardi e di inadempienze attribuite anche all’urgenza di inaugurare subito i nuovi alloggi, con particolare riferimento a quelli di Bazzano. E così, in molti casi, le nuove reti fognarie degli alloggi antisismici erano state allacciate alle condotte preesistenti che, a loro volta, erano prive di adeguati impianti di depurazione a servizio.

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