Piazza d’Armi mercato senza bus scatta la protesta

Capretti (Fiva Confcommercio): «Servizio sospeso dall’Ama dopo una breve sperimentazione, operatori non consultati»

L’AQUILA. Gli ambulanti di piazza d’Armi saranno oggi a Roma per aderire alla manifestazione di protesta nazionale che è stata indetta nei giorni scorsi da Rete imprese Italia.

Una mobilitazione che sul territorio aquilano, dove gli operatori commerciali sono allo stremo delle forze, assume una valenza più significativa. I dati parlano chiaro: dal 2012 a oggi le vendite nel mercato cittadino sono scese del 40 per cento. Colpa della crisi, ma non solo, almeno secondo gli stessi operatori del settore.

«La manifestazione odierna», spiega Alberto Capretti, presidente provinciale della Fiva, «è stata organizzata dalla Confcommercio, anche se il fantomatico comitato di piazza d’Armi, di cui fanno parte appena cinque, sei ambulanti, che sono usciti dalla nostra associazione, vuole appropriarsene».

Una polemica che sta spaccando il fronte degli operatori del mercato provvisorio di piazza d’Armi. Ma Capretti ne ha anche per l’Ama, l’azienda per la mobilità aquilana. L’azienda di trasporto ha interrotto il servizio «Mercabus», partito a metà dicembre dello scorso anno, che sarebbe dovuto servire a incentivare l’affluenza al mercato di piazza d’Armi.

«Siamo stretti in una morsa letale», dichiara Capretti. «Gli affari vanno malissimo anche a causa dei lavori in corso lungo viale Corrado IV. Stiamo studiando con l’assessore comunale Alfredo Moroni la possibilità di rendere più agevole l’accesso al mercato, ma l’apertura del cantiere nella zona della Rotonda sta creando enormi problemi alla viabilità e sta praticamente dimezzando la clientela. Dal 2012 a oggi il giro di affari è sceso del 40 per cento. Una situazione difficile, che sta mettendo alle strette molti operatori su aree pubbliche».

L’ultima tegola, in ordine di tempo, è arrivata dall’Ama. «Abbiamo lavorato due anni, di concerto con il Comune dell’Aquila e con la dirigenza dell’Ama, all’istituzione del Mercabus, che avrebbe dovuto collegare il mercato alle zone periferiche dei Moduli abitativi provvisori e del Progetto Case», incalza Capretti. «Il servizio è stato interrotto senza alcun preavviso, né comunicazione alle associazioni di categoria».

Eppure la Confcommercio aveva provveduto a stampare e distribuire oltre 4mila brochure, per informare i cittadini sui collegamenti, gli orari e le tratte coperte dal Mercabus nei giorni feriali.

«Stiamo toccando il fondo», conclude Capretti. «Senza un piano di rilancio del commercio andremo tutti alla deriva. Ci è stato tolto anche questo servizio, che poteva essere utile a incrementare la frequentazione del mercato di piazza d’Armi. Ma l’Ama, dopo un periodo di sperimentazione brevissimo, ha bloccato tutto, senza neppure consultare gli operatori del mercato».

Monica Pelliccione

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