Piazza d'Armi, no al cemento

12 Settembre 2010

Il consigliere Mancini: deve restare un polmone verde

L'AQUILA. «Piazza d'Armi deve restare un polmone verde della città, con giardini pubblici e impianti sportivi. Cementificarla per costruire un'area mercato e dei parcheggi non ha senso». Il capogruppo dell'Idv in consiglio comunale, Angelo Mancini, contesta il master plan dell'area presentato dalla giunta.

Il progetto per la trasformazione di piazza d'Armi in parco urbano, approvato dalla giunta comunale, è diviso in tre comparti: un parcheggio a raso con 300 posti e una piazza che ospiterà il mercato (che costerà un milione e mezzo di euro); un parco urbano con il teatro, ideato dall'architetto Cucinella, (per cui si utilizzeranno 2 milioni di euro dei 9 della Legge Mancia) e gli impianti sportivi (che verranno finanziati con 1 milione e 320 mila euro della Protezione civile).

«Già diversi anni fa abbiamo approvato una mozione in consiglio che prevedeva la destinazione dell'area a verde pubblico e impianti sportivi» spiega il consigliere Mancini che è anche preside del Cotugno. «Non capisco perché ora bisognerebbe disattendere quell'atto di indirizzo». Mancini sottolinea anche come sia necessario un intervento di riqualificazione della zona che dopo il sisma ha ospitato una delle più grandi tendopoli della città e approva gli interventi previsti sulla viabilità. «Il raddoppio di viale Corrado IV è ormai necessario» dice «come anche è importante creare vie di accesso migliori al parco. Per il resto i fondi dovrebbero essere utilizzati soprattutto per il ripristino degli impianti sportivi e per riqualificare il verde».

Quello che non convince il consigliere è anche la presunta provvisorietà di alcune opere.

«È stato affermato, per esempio, che quella del mercato sarebbe una sistemazione provvisoria» spiega, «ma una volta installati i banchi sulla piazza, sarà difficile spostarli, almeno nel medio periodo. Stessa cosa vale per la chiesa di San Bernardino e per la Mensa di Celestino che non compaiono nel master plan perché opere provvisorie. È chiaro a tutti che probabilmente queste opere non saranno mai demolite. Quello che oggi viene chiamato provvisorio sarà presto definitivo».

Proprio l'area della chiesa e della mensa, infatti, secondo Mancini, doveva essere destinata alla realizzazione di istituti scolastici.

«Non possiamo dimenticare che molte scuole sono ospitate nei musp» dice «e che presto avranno bisogno di una sede definitiva». Anche la paventata ipotesi di ospitare le Universiadi del 2017 a piazza d'Armi, secondo il consigliere, è da studiare.

«Forse sarebbe meglio realizzare una cittadella dello sport a Centi Coltella» spiega. «Intanto non vedo perché il mercato non possa tornare da subito a piazza Duomo, dove gli edifici sono stati messi in sicurezza. Piazza d'Armi è il biglietto da visita della città. Il Comune ha fatto bene ad acquistarla nel 2008, ma bisogna valutare bene cosa fare».

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