Ancora un caso di violenza sui figli minorenni

Picchiava e segregava la figlia dodicenne 

Nei guai il padre, 43enne originario del Marocco ma residente con la famiglia a Ortucchio. La denuncia delle insegnanti

AVEZZANO. Veniva rinchiusa in casa per giorni, picchiata, maltrattata e anche frustata con una cinta.
Si tratta di una ragazzina cittadina del Marocco, di 12 anni, costretta a vivere un incubo per diversi mesi.
Nei guai è finito suo padre, un 43enne, anche lui marocchino, residente a Ortucchio. L’uomo ora è finito sotto indagine e il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Lara Seccacini, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari un incidente probatorio, una perizia, per raccogliere e cristallizzare la testimonianza della ragazzina. Un’udienza che, se concessa dal gip, si terrà alla presenza di uno psicologo.

Lara Seccacini, sostituto procuratore di Avezzano

I fatti risalgono ai mesi di febbraio e marzo, quando ci sarebbero stati anche casi di ferimento della ragazzina, documentati dalle insegnanti della scuola frequentata dalla 12enne.
Secondo l’accusa, il padre aveva reso alla minorenne la vita impossibile a causa dei maltrattamenti, tanto che la ragazzina aveva tentato il suicidio più volte, terrorizzata dalle minacce dell’uomo. La dodicenne temeva di essere allontanata dalla madre e di non poterla più rivedere.
Secondo l’accusa, il padre-padrone impediva alla figlia di uscire di casa con le amiche, più volte la picchiava causandole lividi in diverse parti del corpo, le impediva anche di gridare, tappandole la bocca con le mani.
Inoltre, sempre secondo le accuse – comunque ancora tutte da dimostrare – la costringeva anche a consumare i pasti giornalieri nella sua cameretta, impedendole di sedere a tavola con gli altri componenti della famiglia.
Inutili sarebbero risultati i tentativi della madre di impedire al marito tale comportamento. Lui, infatti, aveva il completo predominio anche sulla donna. Secondo quanto accertato dall’accusa, in diverse occasioni avrebbe anche frustato la figlia con la cinta dei pantaloni, sferrandole violenti schiaffi e procurandole delle ferite, mai però refertate al pronto soccorso, ma spesso notate dalle insegnanti a scuola. Sono state proprio loro ad accorgersi di quanto accadeva e a far scattare l’indagine, rivolgendosi agli organi competenti. Da lì l’avvio di un’inchiesta della magistratura, che dovrà fare luce su quanto accaduto. Ora la ragazzina è sotto controllo, mentre il padre della 12enne rischia di finire sotto processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni, con l’aggravante di aver picchiato una minorenne. L’accusato è difeso dall’avvocato Domenico Orrù, mentre la ragazzina è assistita da due legali marsicani.
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