Polo elettronico, battaglia legale sulla cessione del sito a Pile

La Finmek chiede due milioni di danni al Nucleo industriale che reclama il diritto all’acquisto I ricorrenti temono che l’incertezza possa indurre la Accord a insediarsi in un’altra area

L’AQUILA. La cessione del sito dell’ex polo elettronico nel nucleo di Pile è oggetto di una controversia civile milionaria. Infatti la Finmek ha notificato un ricorso al Tar contro il Consorzio per lo sviluppo industriale per due milioni, in quanto l’ente rivendica il nulla osta preventivo circa la vendita.

La Finmek è proprietaria del complesso in località Boschetto formato da un fabbricato a destinazione industriale di oltre 7mila metri quadrati.

Tale complesso fu acquistato da Aquila Sviluppo. La trattativa è avvenuta in seguito a una procedura promossa dalla presidenza del Consiglio dei ministri in occasione della definizione della crisi industriale della Flextronics precedente proprietaria della fabbrica. Nell’ambito di tale procedimento, al quale hanno partecipato diversi enti, l’immobile è stato comperato prima da Aquila Sviluppo appositamente costituita e partecipata da Comune, Provincia e Sviluppo Italia. Poi, come si è detto, è stato trasferito alla Finmek, ditta che ha cercato un acquirente in grado di assicurare la conservazione della finalità produttiva dell’industria con il reimpiego di alcune maestranze. Tale soggetto è stato individuato nella Accord. Il Consorzio, secondo le tesi dei ricorrenti rimasto estraneo alla vicenda, ha deliberato di valutare l’acquisto della fabbrica ritenendo che non vi fosse in corso alcuna trattativa nel senso della riconversione.

Ha quindi diffidato la Finmek a cedere a qualsiasi titolo gli immobili di cui si parla minacciando, in difetto, ogni azione legale e affermando che, comunque, qualsiasi assegnazione dovrà essere soggetto al nulla osta preventivo del Consorzio.

La Finmek, nella citazione proposta al Tar, ha tenuto a rilevare che la società acquirente, di fronte all’incertezza circa la titolarità del bene, potrebbe abbandonare la trattativa e rinunciare all’acquisto.

Quest’azienda, nella scorsa primavera, ha comunicato ufficialmente al commissario straordinario della Finmek, Gianluca Vidal, l’intenzione di affittare e poi acquistare l’immobile e di riutilizzare parecchi lavoratori.

Il ricorso è stato presentato dagli avvocati Riccardo Lopardi, Mario Olivieri e Riccardo Salustri.

Intanto, proprio questa mattina ci sarà un incontro finalizzato all’insediamento dell’Accord Phoenix alla presenza del sindaco Massimo Cialente, dei rappresentanti dei sindacati, e probabilmente anche del presidente della giunta regionale Gianni Chiodi. Ci saranno anche dei rappresentanti dell’Accord. Si tratta di un’azienda che, adesso, ha sede nel capoluogo di regione, che ricicla il materiale elettronico di risulta di varie apparecchiature.

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