Pratola, i cani fiutano un etto di cocaina nascosto tra gli arnesi

Nuovo blitz dei carabinieri contro la banda dello spaccio In manette un altro albanese del quartiere Schiavonia

SULMONA. Un colpo mortale alla rete di spaccio creata a Pratola Peligna da alcuni albanesi.

A soli due giorni trascorsi dall’perazione che ha portato all’arresto di un albanese e alla denuncia di un giovane originario di Napoli, arriva un altro blitz dei carabinieri a mettere in ginocchio l’organizzazione che gestiva il mercato di stupefacenti della Valle Peligna, e non solo.

A finire in manette questa volta è stato Leonard Peqini, 23 anni, disoccupato e residente a Pratola nel quartiere “Schiavonia”, in pieno centro storico.

Anche in questo caso sono stati decisivi per il buon esito dell’operazione le unità cinofile antidroga dei carabinieri di Chieti. È stato Black, con il suo infallibile fiuto, a riuscire a scovare tra gli arnesi custoditi in una cassetta di attrezzi, nel sottoscala di un vecchio palazzo, un involucro con oltre un etto di cocaina.

Cocaina purissima che una volta messa in commercio, avrebbe consentito di confezionare oltre 200 dosi. Il blitz è stato condotto dai carabinieri della compagnia di Popoli in stretta collaborazione con quelli del nucleo operativo di Sulmona. Una sinergia che sta portando ad ottenere risultati di rilievo tanto che i militari sono convinti di aver inferto un duro colpo alla gang di albanesi che fino all’altro giorno era riuscita ad operare indisturbata, mimetizzandosi a puntino nella popolosa colonia di connazionali che risiede a Pratola Peligna.

Prima con il blitz nel palazzo di Valle Madonna, ex Itis, considerato la centrale dello spaccio. Ma anche del consumo: nello scantinato i carabinieri, nel corso della perquisizione, hanno trovato alcuni giovani che stavano fumando spinelli in tutta tranquillità. Quindi con l’incursione in centro storico nel quartiere di Schiavonia.

«Prosegue senza sosta l’azione di contrasto alle droghe pesanti», ha affermato il comandante della compagnia di Popoli, Antonio Di Cristofaro. «L’arresto di lunedì sera è stato un altro importante risultato conseguito grazie all’azione corale e alla forte sinergia info-investigativa che c’è tra la compagnia di Popoli e quella di Sulmona. La cocaina sequestrata all’albanese», ha aggiunto il comandante dei carabinieri, «avrebbe consentito il confezionamento di oltre 200 dosi che sarebbero state immesse, nei prossimi giorni, sul mercato della Valle Peligna».

Claudio Lattanzio

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