Precipita e muore sul Gran Sasso: L’Aquila piange Nino Scipioni

13 Luglio 2025

Lo storico concessionario della Fiat ed ex dirigente dell’Aquila rugby notato da due escursionisti: aveva 84 anni

L’AQUILA. Era andato sulle sue amate montagne per passare qualche ora a contatto con la natura. Ed è stato proprio lì che ha trovato la morte, dopo un volo di circa 200 metri che non gli ha lasciato scampo. Se n’è andato così Nino Scipioni, 84 anni, storico titolare di una concessionaria di auto legata al marchio Fiat e ambasciatore del rugby aquilano nel mondo. La notizia della tragedia si è diffusa nel primo pomeriggio di ieri seminando sgomento in tutto il capoluogo abruzzese, dove era conosciutissimo.

Il corpo, ormai privo di vita, è stato avvistato da due escursionisti che si erano avventurati a Pizzo Cefalone e che hanno poi notato, nei pressi di un sentiero, una giacca abbandonata con alcune tracce di sangue lì di fianco. Più a valle giaceva il corpo di un uomo, esanime. Immediata la richiesta di soccorso da parte dei due trekker, con l’elicottero del 118 subito alzatosi in volo fino al punto del ritrovamento. Ma all’arrivo del personale sanitario, per Scipioni non c’era già più nulla da fare, nonostante i ripetuti tentativi di rianimarlo. Dopo l’autorizzazione del magistrato di turno, la salma dell’84enne è stata quindi recuperata e poi trasportata direttamente all’obitorio dell’ospedale San Salvatore.

Il nome di Scipioni è legato a una storica concessionaria Fiat all’Aquila, gestita per lungo tempo insieme a Tullio Gasbarri, da cui poi si divise anni fa. Oggi l’attività, divenuta plurimarche, viene proseguita dal figlio. Da sempre vicino al mondo della palla ovale, si ricorda anche come ex dirigente neroverde e per l’amicizia che lo legava ai tanti campionissimi come il sudafricano Rob Louw. Nel 2018 John Elkann, già presidente di Fiat spa, venne all’Aquila in visita alla concessionaria di Nino Scipioni, in viale XXV Aprile, e in quell’occasione fu proprio Nino a fare gli onori di casa con il successore di Gianni Agnelli, nello stesso anno in cui il rampollo torinese era subentrato a Sergio Marchionne alla presidenza della Ferrari. Una giornata che Nino non ha mai dimenticato e che si è portato nel cuore fino alla fine, a coronamento di una vita ricca di soddisfazioni.

Ecco il ricordo del sindaco, Pierluigi Biondi: «La notizia della tragica scomparsa di Nino Scipioni ci lascia attoniti e profondamente addolorati», ha scritto il primo cittadino. «Con lui se ne va non solo uno storico imprenditore dell’Aquila, ma anche un uomo appassionato, legato visceralmente alla sua terra e a quella montagna che tanto amava, e che purtroppo lo ha accolto nel suo ultimo viaggio. Il suo nome è legato alla storia economica e sociale dell’Aquila, e il ricordo del suo impegno rimarrà vivo in tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato. A nome dell’amministrazione comunale e dell’intera città, esprimo il più sincero cordoglio e la vicinanza alla famiglia, agli amici e a quanti gli hanno voluto bene. In questo momento di profondo dolore, ci stringiamo a loro con affetto e rispetto».

Questo, invece, il messaggio di cordoglio del senatore Guido Quintino Liris: «Apprendo della scomparsa di Nino Scipioni con grande sgomento», è il commento a caldo del senatore. «Un uomo che ha rappresentato l’anima più autentica dell’Aquila: l’imprenditore tenace, il presidente innamorato del rugby, l’amico della montagna, il cittadino sempre presente, legatissimo alla sua terra. Nino era un punto fermo, uno di quelli che ci sono sempre stati. Con la sua storica concessionaria ha accompagnato generazioni, ma il suo nome è legato anche al campo da rugby, alla fatica delle salite sul Gran Sasso, alla capacità di fare comunità. Era uno che non si risparmiava mai, che metteva passione vera in tutto quello che faceva. Se ne va in montagna, come probabilmente avrebbe voluto. Ma lascia un vuoto enorme in tutti noi. Mi stringo con affetto profondo alla sua famiglia, ai suoi figli, al genero Luigi Zugaro, a chi gli ha voluto bene. L’Aquila perde un pezzo della sua storia».

«L’Aquila perde senza dubbio uno dei personaggi più illustri dell’imprenditoria e dello sport», così in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Massimo Verrecchia. Quindi un pensiero da parte del consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci: «Ciao Nino, immenso uomo, persona generosa, dolce e cara. Mancherai tantissimo. Mancherà il tuo sorriso e la tua aquilanità che traspariva in tutti i tuoi racconti».

«Una notizia terribile», afferma l’avvocato Piergiovanni Di Zitti. «Se ne va un uomo speciale, di straordinaria signorilità, che ha dato tanto alla sua amata città. Sentite condoglianze alla famiglia». Luigi Cerroni della Old rugby è affranto: «Se l’è portato via la sua grande passione per la montagna». Infine il cordoglio di Wim Visser, giocatore dell’Aquila rugby ai tempi dello storico scudetto del 1994, e oggi allenatore della Polisportiva. «Non ci sono parole per descrivere quanto mi dispiace. Ieri mattina eravamo con Nino e abbiamo chiacchierato dei bei vecchi tempi. Un grande amico per molti, un padre e un vero gentiluomo. Ci mancherà moltissimo. Riposa in pace grande Nino. Ti voglio bene, amico mio».

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