Blitz in una delle case a luci rosse

Prostituzione, blitz dei carabinieri nella Marsica / Video

Arresti e perquisizioni a carico della comunità dominicana.  Tre persone in manette e una è latitante: si tratta di una donna che risiede a Pescara. Un giro d'affari da un milione per prestazioni che andavano dai 50 ai 150 euro

Le tariffe per fare sesso andavano da cinquanta a 150 euro. Un giro stimato di affari di oltre un milione, per un’attività iniziata a marzo del 2013. In almeno tre appartamenti, due ad Avezzano e uno a Cappelle, frazione di Scurcola, si prostituivano sette ragazze. Tutte sudamericane, molto belle. Le ragazze però non erano sempre le stesse. Dopo un paio di settimane cambiavano. Il giro, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Avezzano, al comando del capitano Enrico Valeri, era gestito da una famiglia dominicana, da anni radicata ad Avezzano. I contatti telefonici con i clienti arrivavano in particolari da siti specializzati, su internet. In carcere sono finiti due fratelli Luis Angel Diaz 29 anni e Luis Alberto Diaz (28), l’altro è Kelvin Alexander Gil (33). La madre dei Diaz ugualmente colpita da un provvedimento di custodia cautelare è latitante all’estero.

Stamani gli uomini del nucleo operativo e radiomobile, coordinati dal tenente Marco Mascolo, hanno eseguito i tre arresti. I giovani sono accusati del reato di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Due abitazioni sono state sequestrate. Alle prostitute, secondo le accuse, venivano date delle percentuali, in base a ogni singola prestazione. Numerosi clienti sono stati individuati e ascoltati dai carabinieri. Le misure cautelari sono state disposte dal giudice delle indagini preliminari Paolo Andrea Taviano, su richiesta del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco.