Ragazzino colpito al volto dopo una bevuta al bar

Il 14enne è stato picchiato da un coetaneo: entrambi erano in stato di ebbrezza La madre ha denunciato il barista che ha fatto bere ai minori dei cocktail

SULMONA. Un “angelo azzurro” che invece di proteggerlo gli ha fatto trascorrere una notte in coma, in totale incoscienza e con il naso rotto, in un lettino del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona. È la storia di un 14enne sulmonese finito, sabato scorso, in ospedale dopo aver bevuto superalcolici in serie in un pub del centro storico insieme ad altri minorenni. Una storia che ha fatto finire nei guai anche i titolari del pub dove i giovani hanno bevuto. A denunciarli la madre del minore, la quale dopo aver saputo come erano andati i fatti ha deciso di prendersela con chi aveva contribuito a imbottire il figlio e i suoi amici di alcol, raccontando ogni cosa alla polizia. In un primo momento voleva denunciare anche il minore, ubriaco anche lui, che aveva sferrato il pugno al figlio rompendogli il naso. Poi ha deciso di non farlo, ritenendo che anche l’altro giovane era stato vittima di una situazione creata proprio da chi gli aveva somministrato le bevande alcoliche. La storia inizia sabato sera quando il 14enne, dopo aver cenato, si reca insieme ad alcuni amici, tutti minori, in un pub. «Quando siamo entrati», ha raccontato il giovane alla madre, «c’erano altri ragazzi che stavano bevendo “cicchetti” di superalcolici, (mini porzioni di liquori venduti a prezzo vantaggioso), davanti al banco. Così abbiamo deciso di provare anche noi. Prima due cicchetti misti, e successivamente, quando l’alcol ha iniziato a fare il suo effetto, tre “angeli azzurri”. Si tratta di un particolare cocktail, molto in voga ultimamente tra i giovani, in ragione dell’elevatissimo tasso alcolico che dà a chi lo beve la sensazione di volare ed è composto da blu curacao, gin e triple sec o cointreau. Un mix esplosivo che ha mandato in tilt i giovani avventori che, sotto l’effetto dell’alcol, hanno iniziato a litigare. Ad avere la peggio è stato proprio il 14enne colpito al volto con un pugno da uno degli altri ragazzi, che si trovavano nel locale. Cadendo ha anche colpito violentemente il capo a terra, perdendo i sensi. La madre, che era stata avvisata da un’amica del figlio, lo ha trovato disteso su una panchina di piazza Capograssi, con il volto pieno di sangue e privo di sensi. Trasportato in ospedale dall’ambulanza del 118, al minore è stato diagnosticato un trauma contusivo alle ossa nasali e abuso etilico con una prognosi di 10 giorni.

Claudio Lattanzio

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