Ragazzo morto a scuola, tre indagati

14 Febbraio 2016

La decisione del magistrato dopo il sopralluogo all’istituto Alberghiero. Una perizia chiarirà il giallo sulla sedia

CCARASO. Tre persone indagate per la morte di Christian Lombardozzi, lo studente dell’istituto Alberghiero di Roccaraso morto venerdì in classe per una caduta dalla sedia su cui pare si stesse dondolando. Una tragedia incredibile per la quale sono ora finiti sul registro degli indagati, con l’accusa di concorso in omicidio colposo, la dirigente scolastica Maria Paola De Angelis, il professore di biologia Dino Di Meo, che stava tenendo una lezione nella classe di Christian, e Michele Verratti, il responsabile della società di consulenza che si occupa della sicurezza della scuola.

Il provvedimento è stato disposto ieri al termine del sopralluogo a scuola eseguito dal procuratore di Sulmona Giuseppe Bellelli e dalla sua vice, titolare dell’inchiesta, Aura Scarsella, e sulla scorta del rapporto dei carabinieri. Un atto dovuto, la notifica dell’avviso di garanzia, per consentire ai legali dei tre indagati di partecipare agli esami urgenti e irripetibili che dovranno essere eseguiti. In particolare all’autopsia che sarà effettuata domani all’ospedale di Sulmona, subito dopo il conferimento dell’incarico al medico legale. Per gli inquirenti, eventuali responsabilità nella morte del 17enne – che cadendo dalla sedia ha battuto violentemente il capo contro un muro – sarebbero da ricercare nei livelli di sicurezza attuati a scuola. Due le perizie disposte dal magistrato: l’autopsia e l’esame dell’aula, dove era in corso la lezione, e naturalmente degli arredi.

Tutto ruoterebbe, insomma, sulla sedia dove era seduto il ragazzo. Una sedia diversa dalle altre utilizzate dai suoi compagni di classe ma, secondo i responsabili della scuola, perfettamente a norma. Cosa questa che dovrà essere, per l’appunto, accertata dal perito, esperto di infortunistica, a cui la Procura conferirà l’incarico. L’anatomopatologo dovrà stabilire, invece, le cause del decesso del 17enne avvenuto in pochissimi istanti. A nulla sono infatti valsi i tentativi, prima dell’insegnante e poi degli operatori del 118, di rianimarlo. Il tutto sotto gli occhi increduli dei compagni di classe che inizialmente non si erano neppure resi conto della gravità della situazione.

Una tragedia che ha scosso l’intero Alto Sangro e in particolare il paese di Roccacinquemiglia dove Christian, ragazzo dai mille interessi, viveva con la sua famiglia alla quale sono arrivati tanti messaggi di cordoglio e solidarietà. Ieri i cancelli della scuola si sono aperti solo per consentire agli inquirenti di svolgere il loro lavoro.

E domani studenti e docenti ricorderanno Christian nel corso di un’assemblea. ©RIPRODUZIONE RISERVATA