Recinzione di pietra in bilico

29 Gennaio 2010

Scuola «Lola Di Stefano», scatta la protesta dei genitori.

SULMONA. È in bilico da qualche giorno, con la possibilità che possa crollare da un momento all’altro sui bambini della scuola. È la monumentale recinzione in pietra della «Lola Di Stefano», che si è staccata in più punti dal muro portante creando una situazione di costante pericolo per i passanti e per gli alunni. «Non capiamo l’immobilismo del Comune», affermano alcuni genitori.
«Forse stanno aspettando che accada la disgrazia?» si domandano.
Eppure chiunque passi davanti alla scuola si accorge immediatamente del pericolo. La balaustra pende pericolosamente in avanti per l’intera lunghezza della recinzione.

«Abbiamo protestato in Comune», raccontano alcune mamme, «ma l’unico risultato ottenuto è stato quello di far mettere delle transenne mobili sopra il marciapiede, in corrispondenza del muro di cinta. Un accorgimento che serve a ben poco, anche perché le transenne sono state posizionate solo da una parte, quella che dà all’esterno, mentre nella parte interna non hanno messo nulla».

Le mamme hanno già esposto le loro preoccupazioni alla dirigente scolastica, che ha potuto fare ben poco se non girare nuovamente la richiesta al Comune affinché provveda a eliminare la pericolosa situazione.
La scuola «Lola Di Stefano» è stata realizzata nel 1928 e originariamente presentava una recinzione in ferro battuto.

«Poi negli anni Quaranta», precisa il direttore amministrativo della scuola, «è stata smontata ed è stata regalata allo Stato fascista. Al posto di quella in ferro è stata realizzata quella attuale in blocchi di pietra che ha retto fino a oggi ma che ora va sostituita».
Secondo i più attenti osservatori è un ulteriore segno della città che crolla sotto l’incuria e la disattenzione degli amministratori. All’inizio dello scorso anno è franata la circonvallazione orientale ancora chiusa e in attesa di essere riparata. L’altro giorno è crollato il tetto del cinema Balilla, sotto il peso dell’abbandono in cui era stato lasciato dai proprietari e dagli amministratori pubblici.

Il terremoto dell’aprile scorso ha fatto il resto. È bastato il peso di una leggera nevicata per far crollare metà tetto della ex sala cinematografica. Ora la recinzione della Lola Di Stefano.
«Aspetteremo solo pochi giorni», avvertono le mamme, «se dal Comune non arriverà la volontà di procedere a sistemare il muro pericolante, ci rivolgeremo direttamente alla procura della Repubblica segnalando la situazione di pericolo che giornalmente sono costretti a vivere i nostri bambini».