Ressa in discoteca, c’è l’inchiesta

Rivisondoli, ascoltati numerosi clienti per ricostruire quanto accaduto la notte di Capodanno
RIVISONDOLI. Decine di persone ascoltate per ricostruire con esattezza quanto accaduto la notte di San Silvestro nella discoteca “Ghibli” a Rivisondoli, dove centinaia di giovani sono rimasti intrappolati nel guardaroba al momento della chiusura del locale. I carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, al comando del capitano Pasquale De Corato, continuano a indagare per accertare eventuali risvolti sul piano penale in una vicenda che ha visto protagonisti centinaia di giovani, di cui la maggior parte minorenni. All'interno del locale, infatti, erano presenti oltre trecento persone, un numero di gran lunga superiore alle cento che la struttura avrebbe potuto ospitare. Ressa, calca ed eccessi legati ai festeggiamenti hanno così trasformato la serata in un caos al punto da dover richiedere anche l'intervento dei carabinieri. La situazione, infatti, al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine, rischiava di sfuggire di mano agli organizzatori dell'evento anche a causa del ferimento di una ragazza causato dal distacco di un faro delle luci dal soffitto e del malore di altri giovani poi trasportati nel pronto soccorso di Castel di Sangro. Per tutti loro solo tanta paura e nessuna conseguenza grave e solo la giovane ferita alla testa, dopo essere stata medicata, è stata dimessa con tre giorni di prognosi. Nonostante la presenza dei carabinieri, sono state necessarie tre ore per consentire ai presenti, presi dal panico, di riguadagnare l'uscita e solo intorno alle 7.30 la situazione è tornata alla normalità. La vicenda presenta comunque dei contorni ancora poco chiari e i carabinieri, oltre ad elevare una pesante sanzione ai gestori, intendono fare luce su tutti gli aspetti dell'accaduto. Tra le persone ascoltate, anche il proprietario del locale, Elvio D'Altorio, che ha affidato in gestione la struttura per il periodo delle festività natalizie.
Claudia Sette
©RIPRODUZIONE RISERVATA