SECONDA NOTTE NELLA SEDE DELL’ENTE

Resta barricato in Provincia l’imprenditore vastese Tomeo

L’AQUILA. «Mi preparo a trascorrere la mia seconda notte di occupazione pacifica. Qui, quando spengono i termosifoni fa freddo. Per fortuna tra poco dovrebbe portarmi delle coperte una signora che ho...

L’AQUILA. «Mi preparo a trascorrere la mia seconda notte di occupazione pacifica. Qui, quando spengono i termosifoni fa freddo. Per fortuna tra poco dovrebbe portarmi delle coperte una signora che ho conosciuto qui vicino, così ci riscalderemo, soprattutto mia moglie Anna che non sta bene». Ad affermarlo al telefono è Massimo Tomeo, imprenditore 57enne di Vasto, che da due giorni (e per la seconda volta in quindici giorni) occupa gli uffici della presidenza della Provincia dell'Aquila, da cui vanta crediti non pagati per 120mila euro per lavori eseguiti alla sede dell’Istituto geometri di Sulmona. Già lo scorso 2 dicembre si era recato in Provincia e per cinque ore si era chiuso in un bagno sollecitando la soluzione di una vicenda che si trascina da un paio d’anni. Ne era uscito dopo l’assicurazione che 80 mila euro – importo deliberato dal tribunale – sarebbero stati pagati entro due settimane. «Avevo avuto delle garanzie a cui ho creduto e invece ho appreso che non era accaduto nulla in queste due settimane. Mi ha accompagnato mia moglie visto che temeva l’ennesima presa in giro e sospettava qualche mio gesto clamoroso». Dal febbraio del 2012 per debiti con gli istituti di previdenza non gli è stato rilasciato il Durc e uno dopo l’altro ha dovuto rimandare a casa 12 persone che lavoravano nella sua impresa. Gli agenti della polizia provinciale hanno fornito all’imprenditore e a sua moglie pesce fritto e frutta. «Abbiamo mangiato solo dei mandarini e delle arance che ci hanno dato gli agenti», chiarisce Tomeo, «perché abbiamo lo stomaco chiuso per la vergogna e lo stress, abbiamo bevuto dell’acqua e della cioccolata calda che abbiamo preso dal distributore automatico». Ieri mattina è venuta a trovare la coppia una dei tre figli, ma dopo aver fatto compagnia per un po’ è stata convinta a ripartire alla volta di Vasto. «Anche questa notte ci riposeremo sulle poltroncine del vicepresidente in attesa di qualche novità. Mia moglie è allo stremo delle forze, ma è voluta rimanere con me».

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