Restauro artistico, nasce la scuola

La Legacoop finanzia il laboratorio dell’Accademia delle Belle arti

L’AQUILA. Arrivano 2,5 milioni di euro dal movimento cooperativo per contribuire alla rinascita socio-culturale delle aree colpite dal sisma. Interventi nel campo della cultura, della formazione e delle attività produttive. Tra i progetti, annunciati da Legacoop c’è anche una scuola-cantiere per il restauro di beni culturali.

La nuova scuola di restauro avrà sede all’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila secondo un progetto promosso dalla Cooperativa Archeologia di Firenze e finanziato per 216mila euro.
Si farà lezione in un prefabbricato di legno adibito a laboratorio, con attività rivolte a volontari, specialisti, geometri, architetti e ingegneri e studenti della scuola edile. I percorsi formativi prevedono stage in cantiere.

A tale scopo è stato definito il protocollo d’intesa con la Sovrintendenza per l’avvio del corso biennale post-laurea. Si ipotizza l’avvio del nuovo master già per il mese di maggio 2010.
Già la scorsa estate il professionista aquilano Marco Baldassarre aveva avanzato la proposta di costituire nel centro storico un laboratorio di restauro.
E proprio nella sede dell’Accademia, ieri mattina, sono stati presentati i progetti messi in campo dal movimento cooperativo.

In aula il prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, la presidente della Provincia Stefania Pezzopane e l’assessore Alfredo Moroni. Gli interventi si concentrano, prioritariamente, su L’Aquila, con una particolare attenzione alla rinascita culturale ed all’alta formazione.
Tra gli interventi definiti, uno finanziato da Conad per 500mila euro, riguarda la costruzione, in collaborazione con la Fondazione dell’Università, di laboratori biologici e biotecnologici per l’ateneo.
Sempre all’Aquila ha ripreso l’attività, in una nuova sede stabile, l’asilo «Rugatartaruga», dopo tre mesi di lavoro con i bambini della tendopoli di Collemaggio, all’interno di una tensostruttura che era stata allestita da Legacoopsociali.
Infine il progetto proposto dalla cooperativa Tecnohabitat e dalla società a controllo cooperativo Greenergy, per la realizzazione di un edificio recuperato da utilizzare per l’uso razionale dell’energia e la sostenibilità ambientale.

Ma gli interventi programmati ed avviati da Legacoop riguardano anche altri Comuni minori. E’ il caso di Goriano Sicoli, dove, grazie al contributo del movimento cooperativo - 830mila euro con un impegno prioritario delle cooperative del Piemonte, di Coop Consumatori Nordest e di Legacoop Abitanti - verrà realizzato un edificio che ospiterà scuola materna e scuola elementare. La fine dei lavori è prevista per la metà di novembre.
A Fossa, nell’ambito di un progetto messo a punto dalla Regione Friuli Venezia Giulia per la realizzazione del «villaggio Friuli», le cooperative friulane aderenti a Legacoop costruiranno - con un impegno di 300mila euro - due unità abitative prefabbricate in legno.

Diversi i microprogetti con cooperative nate per promuovere i prodotti tipici locali e l’educazione ambientale. A Penne, tramite la cooperativa che gestisce la riserva del Wwf Lago di Penne, è stata messa a disposizione una struttura che ha dato ospitalità a ben 118 studenti della facoltà universitaria di Scienze ambientali.

«Questi progetti», ha spiegato Giuliano Poletti, presidente di Legacoop «sono stati definiti nello spirito di un’esperienza imprenditoriale legata al territorio, e puntano a dare alle popolazioni un aiuto concreto per tornare ad una vita normale, favorendo un rilancio delle attività produttive, in particolare di quelle cooperative che sono state danneggiate dal sisma».