Riconsacrazione dopo il furto

Tagliacozzo, messa del vescovo: don Gaetano Tantalo ha già perdonato

TAGLIACOZZO. "Misericordia e perdono". Questi i sentimenti espressi dal vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, nel corso della celebrazione di riparazione nella chiesa di San Pietro, che fu parrocchia di don Gaetano Tantalo, presa di mira da ladri sacrileghi che hanno violato anche il tabernacolo e l'ostia consacrata. Sentimenti che, proprio nel giorno dell'anniversario della nascita di del venerabile sacerdote originario di Villavallelonga (3 febbraio 1905), richiamano alla figura dell'indimenticabile parroco della piccola chiesa di San Pietro. Dal luogo di culto sono stati sottratti il calice di don Gaetano e altri oggetti per l’eucarestia. Inoltre è stato aperto il tabernacolo dove c'era l'eucarestia, ritrovata successivamente in un cassetto della sagrestia. L'accaduto ha scosso i fedeli e i numerosi devoti di don Gaetano per il quale è in corso il processo di beatificazione che, nonostante un miracolo, è ancora fermo a un punto morto. Il vescovo ha parlato ai fedeli e ai numerosi bambini presenti ricordando la figura del parroco marsicano e affermando, dopo la celebrazione, mentre salutava i fedeli, che «don Gaetano li ha già perdonati».

«Anche di fronte a questi gesti cosi gravi», ha spiegato il vescovo, «noi dobbiamo chiedere la misericordia e il perdono del Signore. Ripariamo per il peccato che altri hanno compiuto. Il loro peccato, quindi, ce lo accolliamo noi». Parlando del prete di Villavallelonga, monsignor Santoro ha brevemente descritto la sua personalità. «Ma chi è stato veramente don Gaetano?», ha chiesto il vescovo, «è stato il sacerdote di Cristo. Possiamo riassumere la vita di don Gaetano un due frasi: "Tutto per Gesù e tutto con Gesù"». Tantalo, intorno al 1940, ospitò una famiglia di ebrei fuggita da Roma per le leggi razziali. Nel 1943 si offrì come ostaggio volontario ai tedeschi che volevano fare una retata per punire gli abitanti di Villavallelonga accusati di far parte della Resistenza. Il suo nome è posto ai piedi di un albero sul "Viale dei Giusti" a Gerusalemme, ma i fedeli confidano nel fatto che riprenda al più presto il processo per la sua beatificazione e per la canonizzazione. Sono numerosi gli aneddoti di santità rimasti impressi nella memoria e nel cuore di tanti tagliacozzani che ebbero la fortuna di conoscere don Gaetano. (p.g.)

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