«Riga asservito agli imprenditori»

Lo afferma il gip nell’ordinanza d’arresto dell’ex vicesindaco in relazione ai contatti con la ditta Martini
L’AQUILA. Spuntano comportamenti che poco hanno a che fare con la buona amministrazione pubblica: ed è lo stesso gip Giuseppe Romano Gargarella a censurare l’ex vicesindaco Roberto Riga, nell’ambito dell’indagine sull’appalto per la ristrutturazione dell’Oratorio salesiano. L’indagine della Finanza ha portato ai domiciliari, oltre a Riga, anche l’imprenditore Massimo Mancini vicepresidente dell’Aquila calcio. Sono indagati gli imprenditori Sandro Martini e Simone Lorenzini, oltre a Paolo Aielli, già direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione e al dirigente comunale Vittorio Fabrizi, questi ultimi due per il reato di abuso d’ufficio.
Nel mirino non solo il tandem Riga-Mancini, ma anche i rapporti con Martini. «Le dazioni a favore di Riga», scrive il giudice per le indagini preliminari, «sono pertanto riconducibili alla volontà del Martini che un pubblico ufficiale, posto in una posizione di assoluto rilievo, come assessore all’Urbanistica e poi come vicesindaco, fosse asservito alle proprie esigenze di imprenditore impegnato nella ricostruzione».
«Riga», prosegue Gargarella, «era inevitabilmente consapevole dei versamenti effettuati sui conti della coniuge e proprio; e del fatto che non vi fosse nella loro condizione economica alcuna situazione di bisogno tale da giustificare la dazione e la mancata restituzione del denaro». Più in particolare, secondo il giudice, Riga avrebbe ricevuto la somma di 14mila euro in tre dazioni. La prima di 4mila euro, la seconda di 3500 e la terza di 6500 euro tramite assegni bancari.
«Non sono credibili», scrive lo stesso gip, «le dichiarazioni di Martini in relazione ai primi due assegni. «Ricordo di avere emesso», si legge nel verbale, «i citati assegni alla moglie di Riga a titolo di prestito personale, su espressa richiesta di mia moglie, che mi ha rappresentato le difficoltà economiche della donna alla quale lei è legata da amicizia più che ventennale».
Martini ha poi confermato che le somme prestate non gli sono state più restituite anche perché, a suo dire, la moglie di Riga resta in condizioni economiche difficili. Ma secondo il gip questo non è vero alla luce della situazione economica riscontrata dalla Finanza.
Queste e altre contestazioni saranno oggetto dell’interrogatorio del 19 novembre nel corso del quale Riga e Mancini, assistiti dai loro legali Luciano Bontempo, Nerio Carugno, Luca Marafioti, Tiberio Gulluni, compariranno davanti al gip Gargarella per confutare le asserzioni di Procura e Guardia di Finanza.
(cr.aq.)
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