Ritrovati a Napoli i farmaci rubati nel deposito dell’Afm

I camion intercettati da una pattuglia dei carabinieri dopo il colpo da duecentomila euro L’amministratore dell’azienda Masciocchi: «In corso l’inventario e le verifiche dei medicinali»

L’AQUILA. Sono stati ritrovati a Napoli i farmaci che erano stati rubati alcuni giorni fa dal deposito dell’Afm che si trova in via Ettore Moschino.

Infatti i carabinieri hanno fermato per un controllo i mezzi sui quali si trovava la refurtiva nei pressi del capoluogo campano e bloccato coloro che erano a bordo. Nel giro di breve tempo gli investigatori hanno capito che si trattava dei farmaci rubati all’Aquila.

Nella giornata di ieri i vertici dell’Azienda farmaceutica municipalizzata sono stati a Napoli e il materiale è stato restituito.

Ora è in corso una verifica. Infatti gli addetti dell’Afm stanno facendo un lungo inventario per accertare se tutti i medicinali trafugati sono stati poi recuperati. Inoltre è da vedere se in mezzo a quella refurtiva ci siano dei medicinali che potrebbero essere stati rubati in altri magazzini. E, ancora, se ci sia qualche confezione non più utilizzabile.

La notizia è stata commentata positivamente dall’amministratore unico dell’Afm Giorgio Masciocchi, lieto per il fatto che in breve tempo il caso sia stato risolto. Anche perché il bottino era davvero consistente in quanto i medicinali recuperati hanno un valore considerevole che sfiora i 200mila euro. Ma, come detto, ci vorrà del tempo prima di poterli mettere in commercio nelle otto farmacie comunali.

Non ci sono notizie esatte su chi siano le persone fermate visto che all’Afm, al di là della riconsegna della merce, non sono state fornite altre informazioni, come afferma lo stesso Masciocchi, se non il fatto che il bottino era pronto per essere smistato chissà dove.

Il furto è stato commesso nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. I banditi, una volta aperto il cancello elettrico (neutralizzando l’ingranaggio), hanno messo fuori uso il sistema di allarme. A quel punto è stato facile introdursi nel magazzino con un camion e caricare in tempi rapidi quanta più refurtiva possibile. Gli scatoloni sono stati caricati sui mezzi, dopodiché i ladri sono andati via.

Naturalmente si tratta di un colpo commesso da gente esperta viste le modalità con le quali i malviventi hanno portato via i medicinali. Basti pensare a come sia stato messo fuori uso il sistema di allarme. Lo stesso Masciocchi aveva ipotizzato come il colpo non poteva che essere stato fatto da autentici professionisti del crimine. Le indagini, avviate dopo l’allarme dato dai dipendenti Afm venerdì mattina, dovranno verificare chi fossero i «committenti» e quale sarebbe stata la destinazione del bottino qualora i malviventi non fossero incappati nei carabinieri. I danni economici per l’azienda sarebbero stati limitati, visto che la refurtiva era assicurata.

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