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Schede telefoniche non pagate commercianti condannati

SULMONA. Avevano acquistato circa 250 mila euro di ricariche telefoniche per poterle rivendere nel loro mega store di Bagnaturo. Ma dopo aver incassato i soldi, si sarebbero «dimenticati», di versare...

SULMONA. Avevano acquistato circa 250 mila euro di ricariche telefoniche per poterle rivendere nel loro mega store di Bagnaturo. Ma dopo aver incassato i soldi, si sarebbero «dimenticati», di versare il dovuto a chi aveva fornito quelle tessere. Ieri la vicenda giudiziaria che ne è scaturita si è conclusa con la condanna di due dei tre imputati. Corrado Savoca e Angelo Boccioli, responsabili amministrativi di un supermercato di Bagnaturo, sono stati condannati a sei mesi di reclusione, a 300 euro di multa e al pagamento di 1500 euro di spese processuali. Oltre al risarcimento di 249mila euro nei confronti della parte civile, della società per indenterci, che aveva fornito le schede telefoniche. Tra gli imputati c'era anche Carlo Boccioli, fratello di Angelo che il giudice ha assolto per non aver commesso il fatto. Davanti al giudice sia Savoca che Boccioli si sono divesi sostenendo che non avevano potuto rispettare gli impegni con il fornitore delle schede telefoniche perché, in quel periodo del 2005, avevano subito un furto. (c.l.)

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