segnalazioni e interventi

19 Giugno 2014

campo di coppito L’assessore replica a Tinari Nelle sue arringhe pindariche, il consigliere Roberto Tinari sottovaluta del tutto che, nella definizione della gestione dell’impianto sportivo di...

campo di coppito

L’assessore

replica a Tinari

Nelle sue arringhe pindariche, il consigliere Roberto Tinari sottovaluta del tutto che, nella definizione della gestione dell’impianto sportivo di Coppito, le difficoltà interpretative trovano origine nella poca chiarezza della convenzione sottoscritta dal Comune e la Soc. Green Garden, approvata con delibera di G.C. n. 517/2004. Il consigliere Tinari ha completamente rimosso che la suddetta convenzione è scaturita dal capitolato d’oneri approvato, con delibera di Consiglio comunale n. 21/2004, dalla maggioranza di cui lui stesso faceva parte e con i voti contrari dei consiglieri: Cioni, Di Giandomenico, Festuccia, Mancini, Masciocco, Moroni, Palmerini, Perilli, Verini e Volpe. Dubito, peraltro, che l’assenza del consigliere Tinari nella seduta di cui sopra, abbia voluto sottintendere una divergenza d’opinione rispetto all’operato della maggioranza!

A ciò è da aggiungere che, in sede di interrogazione pervenuta a questo assessorato, il consigliere Tinari lamentava, in maniera del tutto generica, il fatto che “dei privati” avessero occupato “abusivamente” la struttura presente all’interno del campo di Coppito, definita peraltro “ingombrante struttura in legno adibita a pubblico esercizio”.

Come ho già argomentato in consiglio comunale, a quest’amministrazione non risulta alcuna occupazione abusiva nell’area in oggetto proprio perché la struttura in questione risulta regolarmente approvata con deliberazione di giunta comunale n° 517/2004. La convenzione prevede infatti, all’art. 7, che “il concessionario è autorizzato a realizzare e gestire un bar all’interno del complesso sportivo”, attività per la quale, con prot. n. 26326 del 02/11/2007, è stata concessa alla Soc. Green Garden l’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande. Il perché sia stato deciso di inserire tale previsione nell’atto di concessione dell’impianto di Coppito il consigliere Tinari non deve quindi chiederlo a questo assessorato ma a quella maggioranza che ha approvato il capitolato d’oneri e quindi lo schema di convenzione, di cui lui stesso faceva parte.

E già che non ci ha fatto caso, vorrei far notare al consigliere Tinari che altri contenuti della stessa convenzione, in special modo quelli che ne regolano la durata, risultano vaghi se non contraddittori. A riprova di ciò l’amministrazione che aveva affidato la gestione e che quindi avrebbe potuto dare una interpretazione autentica non ha mai assunto provvedimenti in merito.

Tant’è che, come ho già riferito in consiglio comunale, la società che gestisce l’impianto, al fine di definire la durata della convenzione, ha proposto istanza al Tribunale dell’Aquila che ha nominato un consulente tecnico d’ufficio che ha rimesso una stima e una proposta conciliativa.

L’amministrazione, pertanto, si sta orientando per un accordo bonario che salvaguardi l’interesse pubblico, non penalizzi i concessionari e garantisca una normale fruizione dell’impianto nel suo complesso.

Emanuela Iorio

assessore comunale

centrodestra

Intervento

di D’Eramo

A seguito della pesante sconfitta elettorale, in questi giorni noto con piacere un attivismo mediatico finalizzato ad aprire un dibattito sulla necessità di costruire un centrodestra partendo dagli Under quaranta.

Chi scrive rientra in questa categoria e dunque si sente sollecitato, ma per quanto sia affascinante un progetto basato sul dato anagrafico se a questo parallelamente non si offre un bagaglio di contenuto e di proposte politico/amministrative, c’è il rischio oggettivo di mettere insieme solo un gruppo di non più giovanissimi. Per farla breve il centrodestra tornerà a essere “guida” quando sarà nuovamente interlocutore degli ordini e delle professioni, delle categorie produttive, della popolazione, quando tratterà concretamente i problemi del territorio: dalla sicurezza all’occupazione lavorativa, dall’economia ai servizi per i cittadini, dalla ricostruzione materiale del capoluogo e del cratere alla ricostruzione sociale degli stessi. Insomma, il centro destra può tornare “governo” se ritroverà il gusto del sacrificio e della politica semplice e partecipata, studiando soluzioni e lavorando quotidianamente. Solo così nasceranno classi dirigenti e leaders in grado di offrire una nuova alba.

Luigi D’Eramo

consigliere comunale dell’Aquila