Serie D, la festa è solo all’inizio: domenica raduno al Gran Sasso 

La società prepara la cerimonia ufficiale allo stadio al termine della gara in casa con il Fossacesia Barberio: «Questa vittoria è arrivata contro tutto e tutti, nessuno ci ha regalato niente fino alla fine»

L’AQUILA. La festa grande per il ritorno dell’Aquila in serie D è solo all’inizio. Domenica, infatti, è prevista la cerimonia ufficiale allo stadio Gran Sasso, nell’area dietro alla curva, al termine della partita con Fossacesia. Prevista un’iniziativa per far assistere numerose persone al match, ma tutto è in via di definizione.
I tifosi rossoblù ci arriveranno dopo una settimana di festa e caroselli. Iniziati l’altro ieri sul campo di San Benedetto dei Marsi, dopo la vittoria sofferta in trasferta contro il Capistrello, che ha regalato il primo posto aritmetico in campionato. Una grande gioia per i tifosi rossoblù e la città tutta per aver centrato per la prima volta nella storia del club una promozione diretta dell’ostico campionato di Eccellenza. Un successo atteso da cinque anni e firmato dalla gestione della tifoseria rappresentata dal presidente Massimiliano Barberio, affiancata da inizio stagione dalla presidenza congiunta dell’imprenditore Salvatore Di Giovanni. Di ritorno all’Aquila la squadra, arrivata sull’inconfondibile “pullman della gente”, è stata accolta da un abbraccio collettivo di circa duecentocinquanta tifosi che, al Bar Racing, hanno dato il via a una apoteosi di fumogeni dai colori rossoblù. Una festa molto partecipata ma improvvisata, con la squadra e lo staff tecnico che dopo essersi messi a disposizione dei tifosi per foto ricordo, si sono diretti al locale Pisellino per la cena ufficiale e poi nel locale Arnold’s assieme ai propri sostenitori per una notte di brindisi, canti e balli.
«Mentre tornavamo vedevamo persone con sciarpe e bandiere al vento», racconta, «l’accoglienza con i fumogeni è stata davvero bella e c’era tantissima gente. I giocatori hanno fatto i “bravi quatrani” e si sono dedicati ai tifosi come il presidente Di Giovanni e il mister Epifani. Questa vittoria è arrivata contro tutto e tutti, nessuno ci ha regalato niente fino alla fine. La voce si è sparsa con il tam-tam sui social», aggiunge, «domenica dopo la gara ci sarà la festa ufficiale e in settimana definiremo i dettagli. Faremo una festa per la città, gli sponsor, le associazioni nostre amiche. Ringrazio tutte le società sportive che ci hanno fatto i complimenti compresa quella di rugby, con la quale abbiamo buoni rapporti e questa cosa va a sfatare l’antagonismo tra i due sport. Anche le vecchie glorie ci hanno contattato per complimentarsi». Barberio pone lo sguardo sul finale di stagione e sull’immediato futuro. «La squadra è intenzionata a vincere le ultime tre gare», spiega, «sicuramente avendo vinto con tre giornate di anticipo possiamo ripartire con più voglia e calma rispetto al passato. Intanto ci godiamo questa settimana di festeggiamenti prima di sederci e programmare. La prossima stagione non faremo passi più lunghi della gamba». Infine il numero 1 rossoblù conclude sulla gestione societaria della tifoseria. «Dovrebbe essere un modello da esportare», dice, «è la dimostrazione di un calcio pulito, volto all’etica e al sociale, un calcio solidale. Tutto questo è fattibile»
Sono stati numerosi i complimenti arrivati all’Aquila per la vittoria del campionato, in primis dall’antagonista Giulianova che con sportività si è complimentata con un messaggio inviato dal presidente Alessandro Mucciconi e dal vice Carlo Di Carlo. Sul tabellone dello stadio Fattori, palcoscenico di gran parte della storia della società rossoblù, impianto oggi utilizzato dalla Rugby L’Aquila, è comparso il risultato finale Capistrello-L’Aquila 2-3 con su scritto in rosso serie D.
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