convegno con l’economista

Settimana Santa, un “affare” da quattro milioni l’anno

SULMONA. «La Settimana Santa movimenta 4 milioni: un tesoretto per l’economia cittadina e del comprensorio che va valorizzato e potenziato attraverso un sistema virtuoso e di grande qualità». Il...

SULMONA. «La Settimana Santa movimenta 4 milioni: un tesoretto per l’economia cittadina e del comprensorio che va valorizzato e potenziato attraverso un sistema virtuoso e di grande qualità».

Il dato che sa di vero e proprio “miracolo” è stato rivelato da Tommaso Paolini, docente di Economia dell’Università dell’Aquila, il quale intervenendo al convegno su “Identità e riti della Valle Peligna”, ha sottolineato l’importanza che ricoprono i riti della Settimana Santa per Sulmona e la Valle Peligna.

«Il dato sul movimento economico prodotto dalle tradizionali manifestazioni religiose della Settimana Santa sulmonese emerge da studi e tesi di laurea compiuti da studenti universitari», ha spiegato Paolini, «per incentivarlo bisognerebbe quindi puntare molto più sulla promozione di questi riti e inventare anche manifestazioni collaterali che producano risultati a beneficio dell’economia locale». Secondo Paolini lo sforzo da compiere è soprattutto quello di «trasformare l’escursionista in turista, così da produrre per il periodo della Settimana Santa un turismo più stabile e redditizio con ricadute vantaggiose per tutti». Sempre dai dati forniti da Paolini, il 20% dei turisti che affollano sulmona nei giorni di Pasqua arriva dall’estero. E senza dubbio a fare da traino a questo fenomeno è la rappresentazione della Madonna che scappa in piazza, che nella sua unicità, è conosciuta in ogni parte del mondo riuscendo ad attrarre con il suo fascino sempre grandi folle. Non per niente anche il New York Times ha inserito nel libro realizzato sulle bellezze italiane da non perdere, Sulmona e la Madonna che scappa in piazza dedicando un intero capitolo al rito organizzato dalla confraternita di Santa Maria di Loreto.

Un dato che ha colpito anche il vescovo di Sulmona, pronto a puntare sulla strada del turismo religioso per il rilancio economico del Centro Abruzzo. «Oggi dobbiamo lavorare tutti per questo territorio», ha sottolineato monsignor Angelo Spina, «c’è un’economia in grande affanno che non vede l’alba della resurrezione. Se la Settimana Santa porta 4 milioni di euro bisogna ringraziare il Signore: è una manna dal cielo perché i miei giovani, le famiglie possano godere di una boccata d’ossigeno. Qui c’è bisogno di lavoro. La nostra diocesi conta 2 mila abitanti in meno, da 85 a 83mila, da quando mi sono insediato, perché i giovani sono stati costretti ad andare via per realizzarsi altrove. Dico anche che per fare turismo e commercio, bisogna creare una mentalità migliore di accoglienza. Ecco perché la diocesi sta mettendo in piedi un grande progetto sugli itinerari religiosi».

Claudio Lattanzio

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