Sfascia 6 auto dell’amico per una vincita mai corrisposta, chiesto il processo

Un 61enne prese a martellate le vetture, colpendo parabrezza e finestrini. La vicenda è finita in tribunale
CASTEL DI SANGRO. Avrebbe rivendicato la sua parte di una presunta vincita al Superenalotto da 40 mila euro, mai ricevuta, e per questo avrebbe distrutto a martellate sei auto esposte nel salone dell’amico e “socio”. È quanto contesta la Procura della Repubblica di Sulmona a un imprenditore di Castel di Sangro di 61 anni, per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio con le accuse di tentata estorsione e danneggiamento aggravato. L’udienza preliminare è stata fissata dal gup, Marta Sarnelli, per il 23 aprile 2026.
La vicenda nasce dalla denuncia di un imprenditore di 60 anni, proprietario di una rivendita di automobili. Secondo la ricostruzione, il 61enne sarebbe entrato nell’attività armato di un martello di grandi dimensioni, colpendo parabrezza e finestrini di sei vetture. La scena, ripresa dalle telecamere di sorveglianza del salone, è stata acquisita dagli inquirenti per ricostruire nei particolari la vicenda e ottenere prove inconfutabili circa l’identità dell’autore dell’irruzione e danneggiamento. L’uomo fu infine bloccato da alcuni clienti prima che potesse proseguire nella sua opera di distruzione, per poi allontanarsi.
Le successive indagini, effettuate dai carabinieri di Castel di Sangro – guidata dal capitano Giuseppe Testa – hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura. Ingenti i danni riportati dall’attività commerciale, come riferito dal titolare dell’attività presa a bersaglio, oggi assistito dall’avvocato Cristian Rucci, pronto a costituirsi parte civile così da poter richiedere il risarcimento. «Non c’è stata nessuna vincita al Superenalotto. Si è trattato solo di un grave atto violento che deve essere perseguito per legge», aveva dichiarato la vittima. «Mi sono visto piombare nella mia attività questa persona che impugnava un martello, e che poi si è accanito contro le auto esposte per la vendita».
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