Sfilata di testimoni e indagati La Procura cerca altri riscontri

Bufera sul Comune di Tagliacozzo, stamani interrogatori davanti al gip per i tre arrestati ai domiciliari L’avvocato Milo (difensore di Tellone): «Non emerge alcun tentativo di fermare gli investigatori»

AVEZZANO. Si cercano riscontri all’interrogatorio dell’ormai ex sindacodi Tagliacozzo Maurizio Di Marco Testa, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, ai domiciliari col braccialetto elettronico dopo la misura cautelare emessa nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti pubblici e gli affidamenti di incarichi all’interno del Comune di Tagliacozzo. L’attività giudiziaria va avanti su più fronti. Testimoni e indagati sfilano sia in Procura sia davanti al gip. Saranno interrogati stamani in tribunale ad Avezzano l’architetto Carlo Tellone, l’ingegnere Gianpaolo Torrelli, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Tagliacozzo e l’assessore alla Cultura Gabriele Venturini. Si tratta delle tre persone raggiunte dalla misura cautelare degli arresti domiciliari. L’inchiesta non si è ancora fermata. «Da quanto emerge dalle intercettazioni, come riportato dai giornali», commenta l’avvocato Antonio Milo, che fa parte del collegio difensivo di Tellone, «tutto sembra tranne che gli indagati volessero fermare le indagini. Come si evince anche nelle conversazioni tra Tellone e il sindaco, non si è mai discusso se andavano fatte o meno le indagini, ma sulle modalità in cui andavano fatte. Volevano quanto prima parlare con la magistratura».

Tellone, Torrelli e Venturini arriveranno davanti al gip alle 9.30, accompagnati dagli avvocati Milo, Franco Colucci, Alessandro Fanelli, Vittoriano Frigioni ed Evelina Torrelli. Tra i difensori degli indagati anche l’avvocato Paolo Novella.

Intanto anche gli imprenditori raggiunti dal divieto di esercitare la professione chiedono quanto prima di poter essere ascoltati. In particolare, Maurizio Palmeggiani, quale amministratore della società Elma srl, tramite il legale Enrico Orlandi chiarisce l’estraneità alla vicenda. All’imprenditore vengono contestati la frode nelle pubbliche forniture e nell’esecuzione del contratto. Palmeggiani si è occupato del “rifacimento del tetto e della facciata dell’edificio scolastico scuola elementare Bevilacqua-lavorazioni residue a seguito di risoluzione del Contratto Rep. 195/2012”, la cui esecuzione era affidata alla Elma srl. «In particolare», si legge negli atti, «nonostante le opere dovessero essere ancora completate, quali la tinteggiatura e lo stucco delle pareti di diverse aule danneggiate dall’acqua piovana, la società consegnava i lavori in data 22/8/2013». Secondo l’accusa, Tellone e Torrelli, in questo caso, «attestavano falsamente la regolare esecuzione dei lavori, così autorizzando il pagamento». «Si tratta di un lavoro di 13mila euro», commenta l’avvocato Orlandi, «che il mio assistito ha portato a termine come da contratto. Se l’appalto è stato spacchettato non ne risponde l’imprenditore chiamato a fare un lavoro. Prima di Palmeggiani c’era un appalto di quasi 400mila euro, bisognerebbe andare a vedere lì».(cr.av.)

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