Sisma L'Aquila, nuovo stop alla rimozione delle macerie

Il Comitato regionale Via ha rinviato la discussione sul polo tecnologico di Barisciano

L'AQUILA. Il polo tecnologico di Barisciano, luogo individuato per ospitare le macerie che saranno rimosse dai centri del cratere, dovrà aspettare ancora per ottenere il sì dal comitato regionale che si occupa della Valutazione di impatto ambientale.

Il polo tecnologico di Barisciano era all'ordine del giorno del Via di due giorni fa. Prima è stato messo all'ultimo posto dell'ordine del giorno poi quando si è fatto tardi il presidente del Comitato, Antonio Sorgi, ha deciso per un rinvio ma senza fissare la data. Dunque tutto fermo per chissà quanto altro tempo. Un vero e proprio "schiaffo" a tutti i tentativi di accelerare la rimozione delle macerie tanto che l'ultima ordinanza, la 4014 stabilisce il dimezzamento dei tempi per l'acquisizione del parere del Via.

Rincara la dose l'ingegner Riccardo Zingarelli uno dei progettisti del polo tecnologico che ha atteso inutilmente la discussione davanti al comitato Via: «Una cosa molto grave» dice Zingarelli «è come se le macerie dell'Aquila siano una cosa poco importante, mi chiedo cosa ne pensano di tutto quello che è accaduto i candidati sindaci alle prossime amministrative». Intanto ieri la struttura commissariale ha reso noto che è «on line sul sito del commissario per la ricostruzione il database relativo alle informazioni sulle macerie pubbliche realizzato dal soggetto attuatore Giuseppe Romano, in collaborazione con la Struttura per la Comunicazione.

Nella sezione del sito denominata "Rimozione macerie pubbliche" sono pubblicati i dati relativi al trasporto e al conferimento dei materiali derivanti dai crolli degli edifici causati dal sisma o da abbattimenti a seguito di ordinanze sindacali. L'aggiornamento avviene in tempo reale. Il database permette di monitorare costantemente l'andamento della rimozione delle macerie pubbliche e il procedere degli abbattimenti degli edifici. Contiene, inoltre, informazioni sulle macerie che giungono nei punti di conferimento autorizzati e che, quindi, vengono rimossi dai territori del cratere sismico».